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Attualità martedì 25 gennaio 2022 ore 08:00

Caso Hospice, la Cisl fa i conti in tasca alla Asl

Criticato l'approccio tenuto dall'azienda nei confronti dell'ex direttore delle cure palliative. Silvia Russo torna sui costi dei vari traslochi



AREZZO — I soldi ci mette il Ministero e quindi il nuovo Hospice sarà realizzato. Questo è lo stato dell'arte, ma prima di vedere l'opera finita di acqua sotto i ponti ne passerà ancora molta e tanta ne è passata. O forse meglio dire che tanti soldi dei contribuenti sono stati spesi per trovare soluzioni "tampone" ad un qualcosa che rappresenta un qualcosa che va oltre alla salute. Sì, perché stiamo parlando di una struttura in grado di dare quel senso di dignità e umanità a chi si trova a compiere l'ultimo tratto della sua vita. 

Sul tema entra senza troppi indugi la Cisl di Arezzo che, ricordando come il suo approccio sul tema sia stato sempre trasparente e prodigo nel suggerire soluzioni possibili nell’interesse della comunità, non apprezza l'atteggiamento tenuto dalla Asl nel replicare a Maurizi, ex direttore delle cure palliative che è stato sempre critico con l'azienda sanitaria per non aver trovato una soluzione definitiva e rapida all'Hospice. 

“Pur non condividendo la scelta iniziale di spostare l’Hospice dal luogo che era stato scelto con attenzione - ricorda la segretaria generale della Cisl di Arezzo Silvia Russo - riconoscendo di non avere tutte le informazioni di cui disponeva la Asl, abbiamo atteso una soluzione che ha tardato a definirsi, mettendo in crisi tante famiglie nel periodo della pandemia: il passaggio per i locali di Koiné e soprattutto per quelli della clinica San Giuseppe è stato complicatissimo e non risolutivo per le famiglie e i loro cari che ne avevano bisogno.

Ricordiamo a tutti che l’ultimo spostamento presso l’Istituto di Agazzi è stato davvero difficile e molto oneroso per la Asl che deve pagare una cifra molto alta per utilizzare i locali in affitto impiegando i propri medici e infermieri in un luogo sicuramente idoneo, ma non “pensato e costruito” per la finalità che è ben definita dalle norme regionali.

Gli impegni dei nostri consiglieri regionali, della Asl e del comune di Arezzo ce li ricordiamo e siamo certi che saranno onorati, conoscere le modalità è il giusto riscontro da avere, visto che negli incontri interlocutori passati non era ancora chiaro come e quando sarebbe arrivato il finanziamento.

I soldi che spendiamo nell’affitto dell’Hospice sono risorse di tutti – precisa con forza Silvia Russo - che potrebbero essere impiegate in altre priorità sanitarie ben visibili, quindi è utile illustrare pubblicamente se sono stati fatti tutti i passi necessari affinché arrivino le risorse promesse: non si tratta di questioni tecniche che riguardano uffici e burocrazia, si tratta di scelte politiche che vanno trasformate in atti concreti; darne conto è un buon viatico di trasparenza!”


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