Sport sabato 13 marzo 2021 ore 17:07
Arezzo cinico aggancia il treno salvezza
Gli amaranto vincono 1-0 grazie ad un rigore conquistato da Perez e trasformato da Di Paolantonio. Sbraga non fa passare nemmeno i moscerini
AREZZO — L'Arezzo vince una partita giocata più con il cuore che con la tecnica. Gli amaranto si sono aggiudicati tre punti al termine di una gara ostica, rognosa e brutta.
Onestamente quella odierna non è stata la miglior partita dei ragazzi di Stellone ma in campo abbiamo visto il grande cuore amaranto. Era una partita da vincere ed i ragazzi amaranto la sentivano molto.
Tesi e poco sereni, gli amaranto nel primo tempo hanno sbagliato tutto. Lanci lunghi dalla difesa alla "viva al parroco" nella speranza di qualche errore degli avversari.
Nella ripresa l'Arezzo è entrato in campo più quadrato. Stellone capisce che manca "la luce" e quando manca mezz'ora dal termine inserisce Di Paolantonio al posto di un compassato e poco incisivo Altobelli.
La Fermana si difende con i denti impedendo all'Arezzo di trovare il pertugio giusto per insidiare il "variopinto" portiere ospite. Poi il lampo di Perez che è bravo a conquistare un sacro-santo rigore. Di Paolantonio è un cecchino dagli 11 metri e regala all'Arezzo tre punti indispensabili in questa rincorsa salvezza.
Come abbiamo detto la partita è stata brutta. Stellone lascia in panchina l'unico giocatore in grado di far giarare la squadra ed i risultati si vedono. Ad onor del vero anche dopo l'ingresso di Di Paolantonio la "musica" non cambia ma almeno abbiamo visto un gioco più ragionato e meno improvvisato.
Il migliore in campo senza ombra di dubbio è Sbraga. "The Wall" è una certezza, insuperabile di testa e di piede. Guida la difesa come fosse un veterano. Non concede spazi e si propone anche in avanti. La sua prestazione sarebbe stata da incorniciare se non avesse sbagliato un gol già fatto "ciccando" clamorosamente la palla sugli sviluppi di un calcio da fermo.
Oggi la difesa è stata perfetta, schermata da un centrocampo "roccioso" non è mai andata in difficoltà. Sala non viene mai impegnato seriamente anche se si complica la vita con un'uscita "avventurosa" (non propio la specialità della ditta) che spalanca la porta agli avversari incapaci di concretizzare a rete.
Perez ha il merito di conquistare il rigore. Non è una prima punta di peso, cerca lo scambio e troppo spesso si fa trovare in fuorigioco. Ci mette grinta ed esperienza e lotta su tutte le palle.
Arini è il solito guerriero. Poco appariscente ma molto concreto. Tiene il centrocampo e corre anche per Altobelli, che non è certo un fulmine di guerra.
Iacoponi si vede meno rispetto all'ultima prestazione casalinga ma dimostra di saper pungere quando gli capita l'occasione giusta. Si incarta troppo spesso ma finisce la partita in crescendo.
Piu lotta e corre. Trova anche spazio sulla fascia sinistra per mettere in crisi la retroguardia ospite ma non è lucido quando tenta la conclusione a rete invece di servire Cutolo libero in area.
Insomma, un Arezzo poco brillante ma tanto grintoso vince con il cuore una partita fondamentale e aggancia il Ravenna che si è dovuto fermare per problemi di Covid di alcuni giocatori. Mercoledì gli amaranto andranno a Fano, sarà un'altra partita ostica ma il morale dei ragazzi di Stellone adesso è a mille.
Andrea Duranti
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