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Attualità lunedì 30 novembre 2020 ore 12:40

Festa della Toscana "azzoppata" dal Covid

Niente celebrazioni pubbliche per il 30 novembre. Ma amministratori e Comuni aretini hanno ricordato lo stesso l'importante ricorrenza



AREZZO — Oggi è il trenta novembre. Il giorno della Festa della Toscana. La data in cui nel 1786, il Granduca Pietro Leopoldo, e quindi la nostra regione, adottò un nuovo codice penale in cui, per la prima volta al mondo, veniva abolita la pena di morte. Ogni anno, infatti, si ricorda questo importante traguardo, dal punto di vista umano e sociale, ma non solo. Si coglie anche l'occasione di promuovere il rispetto dei diritti umani, della pace della giustizia, come elementi fondamentali dell'identità della Toscana.

Ma in questo 2020 la pandemia è riuscita a modificare e ridurre anche le celebrazioni del 30 novembre. Niente manifestazioni pubbliche. Ma Arezzo e la provincia non dimenticano questa ricorrenza, anzi. Ogni realtà territoriale ha, a suo modo, ricordato questa giornata.

In città è stato per primo il vicesindaco Lucia Tanti a ricordare con un post sulla sua pagina Facebook che "oggi è la Festa della Toscana, prima Regione al mondo ad aver abolito la pena di morte". Mentre, il comune di Castiglion Fiorentino “ha voluto lo stesso ricordare questo importante giorno esponendo la bandiera della Toscana su Palazzo San Michele" spiega l’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi.

Mentre a Cortona il palazzo del Municipio si tinge di bianco e rosso ed il Consiglio comunale è stato convocato proprio per oggi.  Ed anche il sindaco di Chiusi della Verna, Giampaolo Tellini, ricordato, con una bella immagine delle colline Toscane, con una rigogliosa natura, la festa.

Sansepolcro ha iniziato ieri sera a celebrare la ricorrenza, con anche Palazzo delle Laudi illuminato di bianco e rosso, i colori della Toscana. L’accensione delle luci si ripeterà anche stasera. Inoltre, stamani, tramite piattaforma virtuale, l’amministrazione comunale si è confrontata con gli studenti delle quinte classi delle scuole superiori. 

Il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, ha voluto riportare l’attenzione sui piccoli territori diffusi, sul loro impegno in difesa di questa stessa identità attraverso un appello al Governatore Giani.


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