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Attualità lunedì 30 agosto 2021 ore 11:05

​Fiumi sicuri: il consorzio è al lavoro

Il CB2 Alto Valdarno adotta la “modalità gentile” per coniugare la mitigazione del rischio idraulico con la salvaguardia della biodiversità



AREZZO — Sono tanti i lavori che il Consorzio di Bonifica sta portando avanti e programmando nel territorio aretino, per la manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua e dei loro alvei, in modo da mitigare sensibilmente il rischio idraulico. “Si applicano soluzioni per ridurre l’evapotraspirazione e garantire la sopravvivenza alla fauna ittica presente nelle pozze che restano all’interno degli alvei – ha dichiarato Serena Stefani, Presidente del CB2 - la situazione è critica per carenza idrica e assenza di piogge, i sopralluoghi effettuati dopo gli interventi documentano in alcune delle zone dove permane acqua la presenza di pesci”.

Difesa del suolo avanti tutta. Le squadre del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno sono schierate su tutte le aste del capoluogo dove la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua procede spedita. Nel comune di Arezzo, gli interventi, suddivisi in 6 lotti, vengono eseguiti in 'modalità gentile'. Il contenimento della vegetazione, indispensabile per verificare lo stato delle opere e la conservazione dei manufatti oltre che per eliminare possibili ostruzioni, pericolose in caso di pioggia, infatti, viene effettuato con le dovute attenzioni. L’obiettivo è migliorare la sicurezza idraulica conservando, all’interno delle rare e scarse raccolte di acqua, temperature accettabili e tenere così sotto controllo il fenomeno dell’evapotraspirazione, per garantire la sopravvivenza della fauna ittica.

A nord della città, operai e macchine continuano l’attività sul torrente Chiassa, dove le lavorazioni proseguono conservando una fascia di vegetazione nella parte bassa della sponda. Sono in corso anche le manutenzioni sul torrente Maspino, in località Case Nuove di Ceciliano, mentre si sono già concluse sul torrente Frassine e Antria in località Ca’ de Cio. All’estremità opposta, è stato ultimato il lifting del Rio dell’Olmo, del Rio di Sant’Antonio e del Rio Matto. Nel frattempo è decollata la 'cura' per il Rio di Vitiano e, a breve, la terapia sarà estesa anche ai principali affluenti di destra del Canale Maestro della Chiana, compresi il Rio Grosso e il Rio Rigutino.

Nel cuore della città, sotto i ferri in questi giorni ci sono il torrente Castro e Bicchieraia, dove è massimo lo sforzo per conservare la presenza delle poche e limitate pozze d’acqua presenti e gli sfalci vengono eseguiti con sguardo attento alla naturalità, mantenendo la necessaria copertura erbacea. I lavori sono partiti dall’imbocco del tombamento. Proseguiranno verso monte, fino a La Pace sul Bicchieraia; fino a Molinelli sul Castro, per cui è previsto, successivamente, anche il restyling del tratto di valle. Ed eccoci al Vingone. Il torrente ha già ritrovato la sua funzionalità nel tratto a monte. A breve, prenderanno il via le lavorazioni sul tratto cittadino da via Calamandrei fino a via Leonardo da Vinci. Sono attualmente sotto i ferri il Fossatone/Fosso Sellina, anche nei tratti urbani in zona Pont’Alto/Viale Dante. E’ già in forma invece il rio della Chianicella a San Giuliano, mentre a breve saranno avviate le lavorazioni sul torrente Vingone di San Giuliano, il torrente Lota e il Borro di Marancione.

“L’operazione per migliorare la sicurezza idraulica è in corso su tutti i corsi d’acqua che erano stati inseriti nel Piano delle Attività 2021 e i lavori proseguiranno fino alla fine dell’anno, operando secondo le modalità stabilite dalle normative e opportunamente scelte in base ai diversi contesti ambientali” - spiega la geometra Giulia Pierozzi, del settore difesa idrogeologica del Consorzio, direttore dei lavori in alcuni dei cantieri aperti sul territorio comunale - “In ogni intervento vengono applicate soluzioni ad hoc per conservare l’ombreggiatura in modo da ridurre l’evaporazione dell’acqua e garantire la sopravvivenza alla fauna ittica presente nelle rare e modeste pozze che restano all’interno degli alvei. I risultati non mancano: i sopralluoghi che abbiamo effettuato dopo gli interventi documentano, nelle aree dove permane acqua, la presenza di pesci, nonostante la criticità della situazione, dovuta a carenza idrica e assenza di piogge. Il nostro obiettivo è migliorare la funzionalità idraulica conservando la naturalità dei corsi d’acqua. E’ per questo che il Consorzio concentra le manutenzioni nel periodo compreso tra agosto e l’autunno, nel pieno rispetto dei tempi di riproduzione e sviluppo dell’avifauna e della fauna ittica”.


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