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Attualità domenica 07 marzo 2021 ore 16:00

Farnetani, "andrebbero chiusi anche asili e nidi"

Il pediatra analizza i massicci spostamenti con le scuole aperte: terreno fertile per la diffusione del Covid. "Lo stop è un'esigenza di prevenzione"



AREZZO — "La chiusura delle scuole? Non è una scelta di politica sanitaria, ma un'esigenza di prevenzione" contro il Covid. "Ho realizzato per Adnkronos Salute una valutazione sulla base dei dati Istat, e quello che emerge è che quando le scuole sono tutte aperte in Italia si spostano al momento dell'ingresso, fra alunni, adulti che li accompagnano, personale docente e personale Ata, 20 milioni di persone e altrettante si spostano al momento dell'uscita, cioè un italiano su tre. Un vero esodo di massa". Ad intervenire, sull'agenzia di stampa, ancora il pediatra aretino Italo Farnetani, che invita a riflettere su quella che definisce una "bomba epidemica".

L'esperto, docente della Libera Università Ludes di Malta, entra nel dibattito riaccesosi a seguito delle indicazioni sulla Dad (Didattica a distanza, ndr) contenute nell'ultimo Dpcm e alle scelte di chiudere le scuole, in alcune zone. Come tra l'altro anche ad Arezzo, con l'insegnamento in presenza sospeso per Elementari, Medie e Superiori ad esclusione di Nidi e Materne. 
Una misura necessaria per Farnetani, alla luce dei numeri che descrivono una larga parte del Paese in movimento negli orari di punta a ridosso dell'inizio e della fine della giornata scolastica. "Un così alto numero di persone che si spostano rappresenta un facile bersaglio per Sars-Cov-2 e soprattutto per la variante inglese", insiste il medico.

Poi termina "è giusto chiudere le scuole, ma bisogna proteggere anche i 2,7 milioni di under 6, che potrebbero essere il prossimo bersaglio. Perciò andrebbero chiusi anche asili e nidi". Ed a questo proposito Farnetani lancia anche un appello ai genitori, invitandoli a esercitare forme di "prevenzione individuale" e a "tenere anche i bimbi più piccoli a casa. Per un po' meglio una passeggiata all'aria aperta e niente asilo. Più che al parco dove il distanziamento dagli altri bambini è a rischio, scegliamo di portarli in bicicletta. A chi può consiglio l'equitazione, perché c'è anche il contatto con un altro essere vivente, importante in questo periodo di forzato isolamento".


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