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Attualità martedì 18 maggio 2021 ore 09:30

Fumi gialli e odore acre, allarme in una ditta

La sala operativa della Protezione civile ha allertato l'Arpat che ha eseguito una serie di controlli. Ecco cosa è successo



AREZZO — Fumi gialli e rossi e odore acre. E' quanto avvertito nei giorni scorsi nei dintorni di un'azienda che realizza prodotti inorganici a base di metalli preziosi, nel comune di Arezzo.

Per questo motivo la Sala Operatva della Protezione Civile ha allertato l'Arpat, che, giunta sul posto con il personale tecnico, è risalita alle cause, parlando con il responsabile tecnico di stabilimento e il responsabile per gli aspetti ambientali e per la sicurezza. L'episodio si è verificato, in via eccezionale, per una non corretta esecuzione di una normale operazione di trattamento (tecnicamente: neutralizzazione) delle acque reflue per renderle idonee al successivo smaltimento. Verosimilmente, l’accaduto sembrerebbe dovuto all'uso di un eccesso di reagente acido, che ha determinato lo sviluppo di ossidi di azoto, da cui è scaturita, per una decina di minuti, un’emissione di fumi dal caratteristico colore arancio/rosso accompagnata da odore "pungente".

Durante il sopralluogo, il personale Arpat ha controllato l’area in cui vengono effettuate le operazioni di neutralizzazione dei liquidi di processo. Si tratta di un’area esterna dove sono presenti due serbatoi: uno destinato alla neutralizzazione, appunto, e l’altro alla decantazione dei liquidi, che rimangono fino al loro trasferimento nella zona di stoccaggio temporaneo dei rifiuti destinati a smaltimento.

Il responsabile dello stabilimento ha rassicurato che l’azienda intende attivarsi, sia da un punto di vista procedurale che impiantistico, per evitare che accada di nuovo. Il Dipartimento ARPAT di Arezzo ha informato il Comune, la Regione Toscana e l'Azienda Sanitaria. Al momento, i tecnici stanno svolgendo ulteriori approfondimenti.


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