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Attualità giovedì 03 giugno 2021 ore 09:52

"Giocoquando", per i piccoli nel mese di luglio

Progetto di attività ludico-ricreative, voluto dal Comune, in un periodo in cui i servizi didattici tradizionali sono sospesi



AREZZO — Un servizio pensato per i più piccoli nel mese di luglio. Un modo per poter permettere ai bambini di divertirsi venendo incontro a quelle famiglie che non andranno in vacanza.

"Giocoquando" è un progetto di attività ludico-ricreative che il Comune ha pensato in un periodo in cui i servizi didattici tradizionali sono sospesi.

I genitori dovranno dimostrare di non poter beneficiare di ferie nel mese suddetto. Appuntamento, dunque, al nido comunale "Cesti" per i bambini e le bambine frequentanti i nidi, in numero massimo di 50, e alla scuola "Pallanca" per quelli frequentanti le scuole dell’infanzia, sempre fino a 50. 

Se le domande di ammissione saranno superiori, verrà riconosciuta la precedenza ai bambini in favore dei quali sia stato attivato il sostegno e a quelli con genitori che lavorano entrambi in presenza.

Arezzo non molla e riparte 2.0 non è uno slogan – dichiara il vicesindaco Lucia Tanti – ma un modo di operare che si sostanzia nelle azioni dirette e indirette messe in campo dall’Amministrazione comunale sulla base di un’attenta analisi dei bisogni. Ci sono famiglie e genitori ancora in difficoltà, che stanno magari ricominciando adesso a lavorare e hanno bisogno di dare continuità alla loro professione, anche sfruttando i mesi estivi. Ecco allora che 'Giocoquando' diventa un modo per permettere a queste persone di organizzarsi e conciliare i tempi di vita. Il Comune conferma la propria disponibilità a esser parte attiva di una grande alleanza con le famiglie, concedendo in forma gratuita gli immobili e favorendo così questa evoluzione delle scuole verso la forma di autentici presidi sociali e di concreta aggregazione, senza che debbano subire la cesura temporale dell’estate. Anzi: scuole aperte con continuità per far sentire i genitori, e i cittadini in genere, titolari dei luoghi pubblici”.


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