Politica giovedì 22 aprile 2021 ore 14:39
Hospice e sanità, il vicesindaco apre all'opposizione
Lucia Tanti ribadisce l'importanza di un Consiglio comunale compatto e unito su temi strategici per gli aretini
AREZZO — Sanità e Hospice, due temi strategici per tutta la comunità e che necessitano di un indirizzo politico.
A tal proposito il vicesindaco Lucia Tanti auspica che in tal senso ci sia un fronte comune tra maggioranza e opposizione in Consiglio comunale e che si dichiara pronta ad una nuova edizione degli Stati generali da scrivere insieme.
"Condivido, nel pieno rispetto delle dinamiche consiliari, l’appello dei Consiglieri Agnolucci e Bardelli sulla necessità di trovare una sintesi che tenga tutti insieme, maggioranza e opposizione, su alcuni punti strategici per la città di Arezzo - sostiene Lucia Tanti.
"Ci sono punti di caduta unanimi dove le diversità tra le parti, che pur ci sono e sono forti e legittime, devono venire meno. Di certo questo vale per l’Hospice che va restituito alla città nella sua pienezza di funzioni e là dov’era cioè in area Pionta/San Donato in una delle palazzine Asl. Ma non solo: dalla Cittadella della Salute, che partirà con il nuovo Hospice ma che dovrà avere uno sviluppo organico e concordato, fino al potenziamento del San Donato in vista di un nuovo San Donato e tutto questo passando per l’inizio dei lavori al Baldaccio con l’attivazione della seconda casa della salute.
Accanto all’emergenza sanitaria che è battaglia comune di tutti, si snodano i temi dei diritti sanitari di Arezzo e della sua provincia, anche rivedendo il disegno delle zone socio-sanitarie riportando Arezzo alla sua autonomia, e delle "Aslone" che in molti crediamo abbiano bisogno di una rimodulazione e, per quanto ci riguarda, di un immediato superamento.
Adesso è il tempo della nostra città e a questo tempo il sindaco e io riteniamo opportuno arrivarci insieme con un disegno condiviso. Siamo anche soddisfatti che la Regione Toscana stia predisponendo gli Stati generali della sanità toscana: è una formula che il sindaco Ghinelli e io ci siamo inventati anni fa e che ha portato buoni frutti. Mettiamo a disposizione questa esperienza come patrimonio di tutti nella necessità di scrivere insieme il futuro che ci meritiamo. Un futuro fatto di scelte, di investimenti, di progettualità. E siccome da qualche parte bisogna partire, penso che l’Hospice possa e debba essere il primo passo di un lungo cammino che metta la sanità di Arezzo al centro delle priorità ritagliando per noi perimetri di eccellenza e protagonismo nuovi".
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