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Attualità giovedì 16 settembre 2021 ore 17:22

Il Comune drastico con la Regione: "Basta Aslone"

In vista degli Stati generali della sanità l'Amministrazione cittadina "gioca su due tavoli". La via Istituzionale e quella che porta al referendum



AREZZO — E' una battaglia che va avanti da molto tempo. Il Comune di Arezzo, e non è il solo, boccia definitivamente le Aslone e chiede alla Regione un'immediata revisione degli assetti sanitari territoriali. Ma non solo. Il vicesindaco Tanti sottolinea che l'Amministrazione cittadina è pronta a promuovere un referendum per coinvolgere l'intera popolazione su questa vicenda.

Intanto oggi si è svolta oggi l’audizione prevista dal percorso partecipativo pubblico in vista degli Stati Generali della Salute della Toscana, incontro in cui sono state raccolte le osservazioni degli amministratori locali riguardo il sistema sanitario. A questa riunione era presente il vicesindaco Lucia Tanti che ha formalizzato la richiesta del Comune di Arezzo di rivedere drasticamente l’assetto delle tre macroaree. 

"Per noi è fondamentale che la ricostruzione di questo sistema si avvalga anche del contatto diretto con i sindaci, i soli in grado di dare le linee guida essenziali a ridisegnare un assetto davvero capace di dare risposte di efficienza ai territori - afferma Lucia Tanti. E’ una fase di confronto e proposte che ci auguriamo porti ad una soluzione che davvero dia riposte concrete ai bisogni del cittadino in materia di sanità. Qualora la Regione Toscana dovesse confermare la indisponibilità a rivedere l'assetto incentrato sulle tre aslone - e almeno a livello aretino ciò segnerebbe l'ennesimo tradimento verso gli impegni presi nel confronto del territorio - il Comune di Arezzo giocherà la partita su due tavoli. Da una parte, consapevoli del ruolo istituzionale e realisti dinanzi ai fatti così come sono, confezioneremo proposte comunque migliorative seppur all’interno del pessimo quadro confermato delle aslone, a partire da una gestione più territoriale delle risorse e da una attribuzione delle medesime in base al numero degli abitanti. Dall’altra, consapevoli di giocare in ruolo politico oltre che istituzionale, chiederemo formalmente a tutti quegli esponenti politici e non solo, di destra e di sinistra, che in questi anni hanno ribadito l’inefficacia di questo assetto sanitario, se sono disponibili a costruire con noi un procedimento referendario. In questi anni molti esponenti, anche del Pd, hanno più volte sostenuto come questo assetto faccia male ad Arezzo e alla Toscana: a questo punto se la Regione Toscana negherà una rivisitazione normativa, chiederemo a chi fino ad oggi ha giocato su più tavoli di scegliere in quale tavolo sta. Non faremo battaglie velleitare, ma siamo anche convinti che il doppiogiochismo finisce qui” - conclude il vicesindaco Lucia Tanti.


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