Attualità lunedì 24 ottobre 2016 ore 20:00
La relazione annuale del sindaco
Durante il consiglio comunale Ghinelli ha illustrato quanto fatto dalla Giunta: scuola, lavori pubblici, servizi sociali, tutto ai raggi X
AREZZO — “Il 2015 è stato un anno estremamente complesso, dal punto di vista amministrativo ed economico. Il sistema delle autonomie locali deve ancora fare fronte a stringenti vincoli di bilancio mentre la vicenda Banca Etruria ha gettato nella disperazione migliaia di cittadini. Inoltre, il riordino istituzionale che ha comportato la sostanziale scomparsa delle Province ha determinato una complessa fase di redistribuzione di deleghe, competenze e personale che il Comune di Arezzo ha deciso di destinare al settore del turismo”.
Così il sindaco Alessandro Ghinelli, nel presentare al consiglio comunale la relazione annuale sull’attività di Giunta, ha inteso tracciare il quadro all’interno del quale si poi è delineata l’azione amministrativa del suo mandato a partire dalla elezione del giugno 2015 limitatamente al 31 dicembre 2015.
“In questo contesto – ha proseguito il sindaco – il Comune di Arezzo ha fatto scelte precise e difficili: garantire i servizi ai cittadini, contenere la pressione tributaria, portare avanti le opere in corso e le progettazioni necessarie, stabilire dei meccanismi di coordinamento con le realtà associative del territorio in modo da creare sinergie costruttive ed evitare ridondanze e duplicazioni. Il primo periodo del mandato si è caratterizzato per il forte impegno finalizzato alla sana gestione finanziaria. Si è infatti provveduto alla integrale copertura del disavanzo di amministrazione 2014, che era pari a 2.578.442,49 euro. Il combinato disposto di questo e dell’approvazione del rendiconto di gestione 2015, avvenuta il 28 aprile scorso, ha reso possibile liberare risorse per il 2016 e il 2017.
Nel corso del 2015 sul versante dei lavori pubblici, sono proseguite le progettazioni sugli assi ottocenteschi, i lavori in Fortezza, nel parco presso la chiesa dei santi Lorentino e Pergentino, nel parco di via Emilia, nei centri sociali di San Marco e Tortaia. Inoltre sono stati messi a punto i progetti per l’area del Pionta e della pista ciclabile che collega Indicatore a Pratantico. Tanti i lavori di riqualificazione e manutenzione: parco Arno, parco via Leone Leoni, parco Ducci, parco di Tortaia, sottopassaggio parco Pertini, sottopassaggio via Trasimeno, sottopassaggio via Romana, sottopassaggio via Vittorio Veneto dove è stata intensificata l’illuminazione, riqualificata la zona di via Erbosa, ripristinati i pilomat che delimitano le aree pedonali e alcuni tratti di lastricato di piaggia del Murello, piazza della Libertà, Corso Italia, via Mannini, via delle Fosse. È stato aperto il sottopassaggio di Indicatore, sono stati effettuati abbattimenti di pini e piante pericolosi, pulite centinaia di caditoie, puliti tratti di mura storiche fra i quali in via Piero della Francesca, zona Trento Trieste, via dei Pileati, nel tratto che va dalla Fortezza alle scale mobili. Abbiamo messo in sicurezza lo stadio comunale, completato il restauro del Teatro Petrarca, quello della Fraternita dei Laici, le opere di ristrutturazione della palazzina ex caserma Cadorna e le Logge del Grano. Le frazioni ci hanno visto impegnati nelle aree verdi di Rigutino, Tregozzano, Pratantico, San Leo, con la realizzazione del marciapiede a Policiano e del centro di aggregazione sociale Val Cerfone a Palazzo del Pero.
L’approccio strategico qualificante all’interno delle politiche sociali, che riteniamo più corretto definire politiche di coesione sociale, è stato quello di fondare un rapporto nuovo tra pubblico e privato basato su una diversa attenzione verso le nuove povertà che riguardano sempre di più gli aretini di lunga residenza. La prima scelta attuata è stata quella di modificare, nel dicembre del 2015, il regolamento delle politiche sociali che ha registrato due elementi di grande cambiamento: il tetto dei cinque anni di residenza per poter accedere ai sussidi, per la prima volta erogati anche in forma di buoni acquisto, e la stipula di un accordo con il Cesvot per attivare la banca del tempo. Entrambi questi interventi rendono il regolamento aretino un unicum nel panorama nazionale perché tra i primi a rendere efficace il principio di ragionevolezza in materia di sussidi pubblici. La seconda novità strutturale è stata quella di costruire un rapporto nuovo con il mondo dei club di servizio al fine di raccordare azioni di solidarietà nella certezza che la collaborazione tra pubblico e privato sia un elemento di forza per la tenuta e lo sviluppo della comunità. La maturazione di questi progetti è prevista nella seconda metà del 2016. Terzo: intendiamo superare la parcellizzazione degli interventi nell’ottica di un’offerta di solidarietà più articolata e coesa che mette al centro la dignità della persona. Un progetto speciale è stato dedicato alla Casa Diritta come punto nevralgico delle politiche familiari. Per il suo rilancio sono stati stretti rapporti di collaborazione con molte associazioni e con l’ordine professionale degli avvocati. Nell’ambito delle politiche a supporto dei minori è stato avviato un percorso nuovo volto alla lotta contro il traffico dei minori stranieri non accompagnati che, purtroppo, pare non risparmiare nemmeno una realtà come Arezzo. Risorse sono state assicurate ai minori e alle donne in stato di disagio anche attraverso una rinnovata collaborazione con alcune associazioni di riferimento.
Sulla scuola, i risultati più significativi sono stati il convenzionamento del 100% di tutto il sistema educativo nella fascia di competenza municipale garantendo piena e completa possibilità di scelta, l’assunzione di 7 unità di personale educativo, maggiori risorse per l’acquisto di arredi, la programmazione per la formazione per gli insegnanti, la predisposizione di uno spazio on line di diretto contatto tra famiglie e amministrazione comunale. A ciò si è aggiunta la sperimentazione, nelle scuole a gestione diretta, del progetto Musica in Fasce che, insieme al progetto Nati per Leggere, caratterizzerà strutturalmente, dal 2017, l’offerta formativa.
Sulle politiche giovanili ricordo le azioni sull’alternanza scuola-lavoro che hanno portato il Comune di Arezzo alla sottoscrizione, tra i primi in Italia, di una convenzione con la Camera di Commercio in collaborazione con il Polo universitario aretino e l’Ufficio scolastico provinciale, l’istituzione della linea di finanziamento Buoni Creatività che premia i migliori progetti e le migliori iniziative nel segmento della formazione artistica e musicale, le iniziative dedicate alla lotta alle dipendenze in particolare da gioco, il lancio del progetto Arezzo Città della Formazione Musicale.
Abbiamo provveduto alla ricognizione dello stato di manutenzione di ogni singolo impianto sportivo al fine di programmare azioni e interventi non più rimandabili, istituito la Consulta dello Sport al fine di dare alle realtà sportive aretine un luogo di confronto, stipulato un nuovo accordo con l’Arezzo Calcio per sostituire la vecchia convenzione con una nuova concessione che permetta una valorizzazione anche urbanistica dello stadio. Sul palasport Mario D’Agata occorre ricordare che è stato colpito dall’evento atmosferico eccezionale del luglio scorso che ne ha compromesso l’attività. Un problema che sarà presto superato. Abbiamo concluso l’adeguamento dello stadio di atletica, per renderlo adeguato a ospitare gare di livello nazionale e internazionale, intitolato nel luglio scorso a Enzo Tenti. Guardiamo allo sport non solo per il suo aspetto agonistico ma anche come volano per il turismo.
In ambito culturale, la rassegna Icastica è stata inaugurata il 28 giugno 2015 ed è rimasta fino al 27 settembre. L’amministrazione comunale ha inteso tutelare legalmente il marchio affinché non venga utilizzato da terzi non autorizzati. Il fatto che nel 2016 non sia stata proposta dipende dal fatto che abbiamo ritenuto che i valori formali della scultura fossero coperti adeguatamente dalla mostra dedicata a Ivan Theimer. Icastica è oggetto di valutazione da parte di questa amministrazione in vista di un'eventuale organizzazione biennale a partire dal 2017. La musica ha conosciuto eventi di alto livello artistico, fra i quali l’Arezzo Summer Music School, Arezzo Winter Jazz, la punta di diamante del concorso Polifonico Internazionale ritornato alla pieve e il concerto di Martha Argerich tenutosi il 16 dicembre 2015 al Teatro Petrarca, in occasione dell’inaugurazione del teatro. Proprio la riapertura del Teatro Petrarca, per la quale, come in altri casi, non ho fatto mancare il personale riconoscimento al lavoro di chi mi ha preceduto, ha consentito agli aretini di tornare a vedere spettacoli di prosa, commedia e balletto. Un cartellone importante quello che è stato approvato nel 2015, in collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo. Il successo di pubblico ha portato l’amministrazione a fare ricorso a fuori programma per cercare di accontentare gli appassionati. Il 2015 si è quindi concluso con la mostra di Amedeo Modigliani dal titolo 'Quando conoscerò la tua anima... dipingerò i tuoi occhi...' allestita presso gli spazi della Galleria comunale d’Arte Contemporanea. Siamo poi giunti nel 2016 a formalizzare importanti accordi di partenariato con residenze teatrali quali Sosta Palmizi nel campo della danza e Rete Teatrale Aretina nel campo del teatro che coinvolgono gli studenti del territorio.
In materia di riordino delle funzioni provinciali, Arezzo, in qualità di comune capoluogo, svolge dal gennaio 2016 numerose funzioni che prima venivano gestite dalla Provincia di Arezzo. Nella parte finale dell’anno abbiamo intrapreso numerosi incontri sia con l’amministrazione provinciale sia con quella regionale per attivare un corretto passaggio di consegne. Questo passaggio realizzato in modo affrettato e senza coperture economiche ha creato non pochi problemi all’Ufficio turismo che ha dovuto gestire un’emergenza con tempi strettissimi ma senza creare interruzioni nel servizio. Nel consiglio comunale del dicembre 2015 abbiamo approvato la futura entrata in vigore della tassa di soggiorno come mezzo di sostentamento per attività rivolte alla promozione del territorio. Il nostro compito è finalizzare un processo iniziato molti anni prima incontrando le categorie interessate e concordando le finalità degli introiti in modo da convincere i gestori delle attività ricettive, i più penalizzati per motivi di gestione, che questa nuova imposta è una grossa opportunità e non un ulteriore adempimento burocratico. La Città del Natale ha animato molte piazze cittadine con eventi di varia natura quali: mercatini, attrazioni dello spettacolo viaggiante, fontane danzanti, concerti, performance artistiche in spazi all’aperto appositamente allestiti, laboratori didattici, il villaggio di Babbo Natale, presepi. L’obiettivo principale era quello, prima di tutto, di creare un aggregatore di eventi già esistenti aggiungendo delle novità che rendessero più interessante visitare Arezzo in quel periodo. La creazione di una manifestazione diffusa è di per se complicata ma permette a una grossa parte della città di vivere l’evento. I risultati sono stati molto positivi con circa 500.000 visitatori e con ricadute per le attività commerciali e ricettive. Nel 2015 è iniziato anche uno studio per la creazione di una governance del turismo, anche grazie a collaborazioni con i più vari soggetti che mettano a punto partnership su percorsi francescani, su San Donato e Piero della Francesca.
L’attenzione sulla Fiera Antiquaria è stata costante e puntuale con particolare sguardo all’organizzazione di eventi collaterali. Ma la fiera è stata promossa anche in altre realtà con iniziative mirate nell’ambito del progetto Fuori Expo a Milano dal 13 al 19 luglio e a Monte Argentario nel periodo 18-20 giugno in occasione del Palio Marinaro. Nel novembre 2015 è stata presentata la sua nuova linea grafica. Attraverso le varie iniziative si è incrementato il numero di espositori di qualità portandoli a 45 rispetto ai 20 dell’anno precedente e si è incrementato il numero medio di visitatori che ha raggiunto i 19.000 per edizione con un totale stimato di 310.000 totali. Il turismo ha potuto inoltre beneficiare della particolare attenzione che l'amministrazione ha dedicato alla Giostra del Saracino e agli eventi sportivi: tra questi ultimi cito l'arrivo della tappa del Giro d'Italia.
Sulla sicurezza e l’immigrazione, è stata intensificata l’attività di controllo del territorio da parte della Polizia Municipale. Tale attività ha portato a un miglioramento delle varie situazioni di criticità presenti prima in piazza Guido Monaco, nella zona di via Vittorio Veneto, di Campo di Marte, del Pionta e di Sant’Agostino. È stato completamente ripristinato e reso efficiente il sistema di videosorveglianza attraverso la riattivazione o la sostituzione delle telecamere non funzionanti e sono stati messi in rete i quattro diversi sistemi di trasmissione dati e immagini attestati presso la sala operativa della Polizia Municipale, utilizzando un unico sistema. Dopo aver messo a punto questo, è stato attuato il collegamento con la sala operativa della questura e sono state predisposte le procedure per analogo collegamento con la sala operativa del comando provinciale dei carabinieri. In materia di immigrazione abbiamo costantemente richiamato l’attenzione di tutte le istituzioni al rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente e dalle circolari ministeriali che prevedono una ripartizione degli immigrati nel territorio proporzionale al numero degli abitanti. Purtroppo, nonostante i ripetuti richiami e sottolineature siamo costretti a subire un fenomeno che è gestito dal Governo centrale e, anche a causa della mancata emanazione di nuove norme, stiamo ancora subendo il fenomeno e la ripartizione non equa nel territorio degli immigrati. Proseguono, come da contratto, attraverso il nostro gestore OXFAM Italia Intercultura, i servizi presso la Casa delle Culture e l’adesione al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
A livello di politiche ambientali il risultato più rilevante è stata la riduzione della pressione fiscale relativa sulla tassa sui rifiuti che siamo riusciti a ridurre del 2,7% circa. Vogliamo consolidare questo risultato anche per gli anni a venire. E sull'urbanistica, stiamo definendo lo schema di viabilità limitrofa, contiamo di farlo entro il 2016, dopo di che potranno partire i lavori sull'area ex Lebole. Sulla mobilità, in vista del futuro Pums, abbiamo cambiato, ove possibile, gli stalli di sosta a pagamento in stalli per i residenti.
Nel corso del 2015 un impegno importante è stato quello dell’accompagnamento delle aziende agricole selezionate attraverso apposito bando, per la costituzione di uno specifico soggetto giuridico con cui stipulare l’atto di concessione per l’immobile Logge del Grano finalizzato all’attivazione di un mercato di vendita diretta di prodotti agroalimentari stagionali e di qualità. La costituzione della rete di impresa fra aziende agricole è la prima in Toscana e il rilevante numero di associati la rende un caso di successo.
La persistente crisi economica e l’impoverimento della comunità locale limita la possibilità delle famiglie di acquistare una casa e contestualmente aumenta la difficoltà a sostenere i costi degli affitti e quelli di ammortamento dei mutui già assunti. L’amministrazione si trova a dover fronteggiare un aumentato fabbisogno e una forte pressione sulle liste di attesa. In tale contesto, l’amministrazione ha ritenuto necessario monitorare la permanenza dei requisiti degli assegnatari degli alloggi erp, così come l’effettivo utilizzo degli alloggi e la corrispondenza tra la metratura degli appartamenti e il numero delle persone che li occupano. Tale attività di controllo ha portato all’avvio di 9 procedimenti di decadenza. L’obiettivo finale dei controlli è il perseguimento dei principi di equità e di giustizia sociale: dare e mantenere le case popolari a chi ne ha diritto e bisogno. Nel contempo si è lavorato per assegnare celermente i vecchi alloggi erp che si sono resi liberi per vari motivi e i nuovi 19 alloggi realizzati con l’intervento di recupero dell’immobile ex scuola di San Gemignano. Solo nel primo semestre del 2016 sono stati assegnati 32 alloggi.
Per quanto riguarda i servizi interni, segnalo l’attività di potenziamento dello Sportello Unico, intesa come snellimento dei procedimenti a carico dei cittadini e riduzione dei tempi di accesso e di risposta, dal servizio di cambio di residenza on line alla dematerializzazione degli iter attraverso l’intensificazione dei canali Pec e Interpro, la chiusura della annosa questione riguardante i vigili urbani, che ha fatto da sblocco per la soluzione della trattativa con l’intero personale dipendente del Comune, lo studio di fattibilità concernente la nuova sede dell’archivio storico. Siamo stati scelti anche tra i Comuni campione su cui il ministero dell'Interno sperimenterà le nuove procedure di rilascio della carta di identità elettronica. Ovviamente, questo ci ha costretto a organizzare il servizio, peraltro più oneroso per il cittadino.
Due dati su vigili e dipendenti: da luglio a dicembre 2015 gli incidenti stradali rilevati sono stati 512 di cui 327 con feriti. Alla centrale operativa di via Setteponti sono giunte 21.486 telefonate, rispetto alle 19.181 del secondo semestre 2014. Le violazioni accertate sono state 33.776. Sono state elevate 1.459 infrazioni riguardanti i limiti di velocità, mentre 11.643 sono state quelle per divieto di sosta. Gli indagati a piede libero sono stati 72, rispetto ai 65 del secondo semestre del 2014. Si segnala inoltre l’impegno degli agenti nel contrasto ai fenomeni di degrado del decoro cittadino: nel periodo osservato sono state sanzionate 101 infrazioni del regolamento di polizia urbana.
Anche per gli anni futuri, le politiche del personale saranno pesantemente condizionate da una costante, ineludibile, diminuzione dei dipendenti per il cosiddetto blocco del turn over che prevede che le nuove assunzioni non possano superare la misura massima del 25% della spesa del personale cessato a vario titolo. Le risorse umane del Comune di Arezzo, attualmente, rispetto al 2011, sono calate di circa il 40%, mentre l’ente continua a erogare gli stessi servizi con standard qualitativi più che buoni, addirittura reinternalizzandone alcuni come la gestione della Tari. Sono stati adottati i nuovi criteri generali per l’ordinamento degli uffici e dei servizi del Comune che ha visto una nuova macro-organizzazione, che oltre alla riduzione del numero dei dirigenti, che passano da 16 a 11, prevede due livelli di dirigenza, con tre dirigenti coordinatori, ognuno con due direzioni e due dirigenti di staff oltre al segretario generale. Il piano delle assunzioni per gli anni 2016, 2017 e 2018 in conformità delle linee strategiche del documento unico di programmazione, prevede l’assunzione di personale da destinare ancora alla polizia municipale e di insegnanti dei nidi e delle materne.
Come commento finale vorrei dire che ci siamo impegnati per lavorare integrando funzioni diverse, in maniera innovativa. Ovvero condividendo scelte politiche a più livelli, non a compartimenti stagni. Una filosofia faticosa ma che con gli anni produrrà i frutti desiderati”.
Il dibattito
Massimo Ricci: “la relazione è stata scritta in modo frettoloso e secondo me neanche riletta. Ho chiesto, prima dell'esposizione del sindaco, una sospensiva della delibera anche per questo motivo: la forma. Sintomo evidente di un documento scritto per adempiere a una scadenza peraltro abbondantemente scaduta. Sul merito, ho dei dubbi su Icastica, messa in luce nel documento ma cassata nell'anno in corso, sui dati turistici che paiono fondarsi su elaborazioni non del Comune di Arezzo e dunque andrebbero meglio specificate, sull'adeguamento delle telecamere e i protocolli sulla sicurezza che non mi sembrano chiari, sul canile municipale di cui non è chiaro il destino e sul fatto che l'unico riferimento a una delibera di Giunta, in tutto il documento, è quello relativo a una Giunta diversa dalla attuale”.
Francesco Romizi: “finalmente un'operazione verità: sulle case popolari avete attuato una delibera regionale. Lo dite a chiare lettere, a scapito della solita demagogia. Bene, però questo è l'unico complimento che faccio. Partiamo dalla constatazione che l'85% almeno di quello che è scritto in questo documento deriva dall'attuazione di scelte e progetti lasciati in eredità da chi vi ha preceduto. C'è un'altra eredità, tuttavia, che vi abbiamo lasciato e che voi non attuate: 12 milioni di opere pubbliche già finanziate, dal bastione del Belvedere della Fortezza al restauro dell'acquedotto vasariano, dalla rotatoria di Ponte a Chiani alla riqualificazione del Pionta. Per la prima volta da 30 anni a questa parte, l'estate aretina non ha visto un evento culturale. Certo, abbiamo visto qualche cavallo e un po' di ricreazione per chi era ad Arezzo o veniva dai Comuni limitrofi. Abbiamo, inoltre, i dati del ritorno effettivo dell'investimento fatto per la terza Giostra? Credo, insomma, che questa relazione sia una replica dell'ultima del sindaco precedente con piccole modifiche. Un invito: distinguete il capitolo 'sicurezza' da quello 'immigrazione'. L'immigrazione sta, o almeno dovrebbe stare, accanto alle politiche sociali”.
Donato Caporali: “fra i tanti capitoli della relazione ne manca uno dedicato al decentramento. Frazioni e periferie meriterebbero invece un focus specifico. Eppure avete fatto anche voi le assemblee nei territori e siete in grado di elaborare una strategia politica mirata. Mi aspetto un impegno in questa direzione”.
Matteo Bracciali: “avere presentato questa relazione a gennaio chiudeva veramente i conti con il passato. Averla presentata a fine ottobre ha un'altra valenza. Una relazione di 21 pagine che possiamo ridurre a una parola: niente. Le questioni che avevamo affrontato nel precedente mandato, lavoro e sicurezza, sono latenti, prive di una strategia. Considerando che abbiamo anche opportunità molto interessanti: ad esempio il bando per le periferie lanciato dal governo nazionale. Non voglio giudicare il mandato del sindaco dopo un anno ma già possiamo dire che questa è una città che si guarda l'ombelico, senza respiro. Faccio una considerazione sulla politica del divertimento: si sta cercando di mettere assieme una serie di pezzi e questo è interessante a livello di comunità ma non veniamo a parlare di attinenza culturale per questi eventi. In termini di economia, di occasioni, di volano, che cosa producono? Anche la terza Giostra non mi pare sia stata la soluzione al tema della rivitalizzazione del centro storico”.
Roberto Bardelli: “il punto determinante sarà proprio la soluzione della vertenza tra dipendenti e amministrazione. Ne trarremo vantaggio ben oltre i primi sei mesi di mandato, il tempo a cui si riferisce la relazione. Mi dispiace che nessuno citi in termini positivi Polifonico, Ivan Theimer, Back in Time, Città di Natale, terza Giostra, stagione del Teatro Petrarca: siete proprio sicuri che è roba tutta inutile per la città? Non ci stiamo chiudendo, mi pare invece che tutti i giorni il sindaco parli con Firenze, Roma, Bruxelles. Mancano risorse eppure nessuno di noi tira fuori la solita tiritera di tanti amministratori in Italia: non ci sono i soldi. Questa Giunta si rimbocca le maniche”.
Angelo Rossi: “la città era in una palude e questa è la condizione che abbiamo trovato. Nei primi sei mesi, perché a questi si riferisce il report, le cose fatte sono invece sostanziose. La città è diversa, più pulita, più ordinata, più attenta alla manutenzione. Alcuni assessorati saranno in maggiore difficoltà rispetto ad altri ma lo scoglio iniziale è stato superato. Adesso la città ci guarda, siamo alla prova del 9. Noi dobbiamo entrare in una fase di coraggio per evitare lo stallo della precedente consiliatura”.
Elisa Bertoli: “ci sono molte cose sulle quali andrei cauta con i termini. 'Rivoluzione' sul sociale ad esempio. Credo invece che state perdendo per strada molte cose: lo sviluppo economico. Non abbiamo visto una sola azione in questo senso. Sono scomparsi da questa relazione fiori all'occhiello come gli anziani e le pari opportunità. Che fine hanno fatto? Una progettualità manca, le idee innovative si possono trovare anche in noi stessi, se solo sapessimo cosa fare. La buca nella strada è il problema di oggi, la città fra 10 anni è un altro problema e richiede un diverso approccio. Cito solo un problema: le nuove dipendenze fra i giovani”.
Marco Casucci: “la legge toscana sulle case popolari è stata preceduta da altre leggi regionali, peraltro promosse dalla Lega Nord. Arezzo è presente nelle dinamiche del Consiglio Regionale come non mai”.
Alessandro Caneschi: “Arezzo è ancora uno dei migliori Comuni pagatori rispetto alle imprese, con una tassazione fra le più basse d'Italia. A livello di riqualificazione della città, il progetto Piuss ha consegnato un patrimonio di grande livello. Voi partivate da queste basi. Altrimenti si fanno passare i 9 anni di centrosinistra come un costante declino. Il che non è vero. A oggi, sulle 900 delibere di Giunta, la metà sono concessioni di patrocini. Da una parte mi fa piacere, però è evidente che se per il 50% il lavoro è questo, i progetti veri che spazio hanno? La mostra di Theimer non mi è parsa adeguata a rappresentare a pieno lo sforzo che negli anni è stato fatto sulla Fortezza. Avete fatto una battaglia sulle sagre paesane, addirittura una commissione di politici per definirne il menù. Mi pare che le attività produttive meritino di più. I rapporti con Arezzo Fiere e Congressi sono al minimo storico. Cultura: sono sorpreso dagli elogi per Icastica quando le migliaia di firme raccolte per mantenerla ad Arezzo sono state completamente trascurate. Degrado e sicurezza: avete vinto la campagna elettorale su questo tema, da cittadino non trovo che la percezione sul tema sia migliorata. Forse perché i Comuni non hanno grandi competenze e allora impostare la campagna elettorale promettendo di risolvere la questione non è stato corretto. Sulle partecipate, il cambio di passo non c'è stato. La critica rivolta al centrosinistra di privilegiare personaggi politici vicini è rimasta fine a se stessa. Abbiamo avuto Consigli Comunali a porte chiuse, nomine di non aretini, scelte cadute su persone magari scomode”.
Federico Scapecchi: “ho sentito troppe critiche quando abbiamo subito risolto situazioni di emergenza come quella sulle scuole comunali. Agosto 2015. Dopo, la Giunta ha provveduto ad assumere 7 nuove insegnanti. Non capitava da anni. Politiche per la casa: è vero che è una legge regionale ma Arezzo l'ha applicata, non tutte le città toscane lo hanno fatto. Il criterio dei 5 anni di residenza per l'accesso alle politiche sociali è stata una scelta sempre del 2015”.
Marco Sacchetti: “sul canile comunale posso dire che al 31 dicembre 2015 era scaduto il vecchio affidamento, siamo in regime di proroga, entro l'anno dovremmo arrivare a definire le procedure per il nuovo affidamento”.
Lucia Tanti: “noi andiamo orgogliosi di avere perso sul sociale alcuni aspetti. In particolare sull'assistenzialismo o sui minori non accompagnati perché i bisogni non si alimentano sulla pelle di chi viene. Stoppare alcune risorse non è cattivo ma una scelta di buon senso. Abbiamo chiuso finalmente l'accordo con la Asl la convenzione socio-sanitaria, era nei cassetti dell'assessorato da tempo, ma di collaborazioni ne posso citare altre, come quella con il Cesvot, tanto per replicare sull'aspetto dell'isolamento per le materie di mia competenza. Gli anziani: la grande partita si gioca sulle patologie di lunga permanenza e queste sono disciplinate nella convenzione. Cito inoltre l'importante lavoro sui centri di aggregazione sociale che è partito dalla messa in sicurezza dei luoghi stessi che è andato di pari passo con la sicurezza degli impianti sportivi”.
Tiziana Nisini: “siamo stati i primi a fondare una questione di equità che restituisca priorità agli italiani chiedendo la certificazione dello stato immobiliare all'estero agli stranieri. Ed è un criterio che molte Regioni stanno cercando di fare adottare ai loro Comuni”.
Barbara Magi: “abbiamo sostituito le telecamere non funzionanti e unificato i loro sistemi di funzionamento, che prima erano 4. Nelle frazioni in cui abbiamo organizzato incontri con i cittadini, ci è stato detto che era la prima volta che venivano promossi. La situazione per il comandante PM e il relativo concorso si è sbloccata in tempi recenti, prima non abbiamo potuto procedere”.
Marcello Comanducci: “nel 2015, i dati sul turismo ci dicono che la Regione Toscana sta tirando molto più di altre, di conseguenza i benefici si sono diffusi nel territorio”.
Alberto Merelli: “in realtà il bilancio comunale ha delle criticità, le ha mostrate fin da subito, credo che rinfacciare sempre ai predecessori o successori qualcosa sia un gioco stucchevole. Sulle partecipate posso dire che il mio metodo è quello di essere presente e difendere gli interessi del Comune di Arezzo senza stare a guardare scelte del passato. Il credito che avanza il Comune su Arezzo Fiere per l'Imu si è formato 8 anni prima dell'amministrazione Ghinelli. Noi abbiamo deciso di mettere mano alla questione. Sono andato alla Coingas con il sindaco la scorsa settimana e i dipendenti erano stupiti. Erano anni che non vedevano un amministratore. È una cosa banale ma è per dire che la conoscenza delle società partecipate è propedeutica alla bontà delle scelte che saremo chiamati a fare”.
Gianfrancesco Gamurrini: “sul 2015, per le deleghe che mi riguardano, posso dire che abbiamo puntato sulla manutenzione, ecco perché si parla meno di opere pubbliche. Fortezza inaugurata sotto tono? Non sono assolutamente d'accordo. Intanto, i lavori da completare sono stati completati mentre altri sono stati finanziati da questa amministrazione. Lavori pubblici: l'amministrazione si è concentrata su pochi punti qualificanti ma voglio ricordare che l'emergenza di luglio ci ha sottratto un milione di euro. Stiamo cercando di recuperalo, almeno in parte. In ogni caso, le opere pubbliche suddette sono contenute nel bando al quale abbiamo partecipato: raddoppio del sottopassaggio di via Baldaccio, la rotatoria di via Fiorentina, la riqualificazione della stazione e la chiusura di un tratto della circonvallazione a nord. Qualora questi soldi arrivassero, sarei felice se nessuno ci mettesse il cappello. Anche perché so dello sforzo compiuto dagli uffici e dal personale comunale che ad agosto ha predisposto i progetti dando prova di grande professionalità”.
Il sindaco Alessandro Ghinelli: “cercherò di replicare attenendomi al tema della delibera: l'attività della Giunta nel corso del 2015. Su Icastica ho cercato, lo scorso anno, di dare una novità alla filosofia del progetto: piuttosto che la dissacrazione dell'opera d'arte tradizionale ho voluto privilegiare l'integrabilità del contemporaneo con le opere d'arte che conserviamo. L'attività culturale del 2015 è culminata nel concerto di Marta Argerich, altro che mancanza di eventi di livello. La nostra Giunta non fa bilanci di condominio, come ci accusano le opposizioni anche prima del dibattito consiliare in maniera inopportuna, ma lavora in maniera costante partendo dall'attenzione alla macchina comunale, aspetto che ci pare propedeutico all'efficacia dell'azione amministrativa”.
Luciano Ralli: “ribadisco che quella che ci è stata presentata è un'ordinaria amministrazione senza alcuna scelta strategica. Quale scelta avete fatto sulla riorganizzazione del Comune? Avete ridotto la burocrazia per le aziende? Avete ridotto le tasse? Avete promosso le attività economiche? Quali investimenti sul turismo? Dove peraltro non noto alcun boom di presenze. Cosa ne farete adesso della Fortezza? E della mobilità cittadina? Sono domande senza risposta a oggi”.
Francesco Romizi: “il Piuss sottintendeva una strategia che ha prodotto un tesoretto che poteva essere speso nelle frazioni, come avevamo proposto mesi fa. Se si fanno gli interventi in base alle telefonate ricevute, mi pare sia una politica di scarso respiro”.
Massimo Ricci: “ci troviamo a votare questa relazione fatta in maniera imprecisa e tirata via, e comunque un comunicato stampa lungo. Quindi, voteremo contro”.
Maggioranza favorevole per voce di Giovanni Bonacci che ha augurato buon lavoro alla Giunta. La relazione è stata approvata con 18 voti favorevoli e 8 contrari.
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