Attualità lunedì 14 ottobre 2019 ore 09:16
Nuovi dirigenti veterinari in arrivo
In arrivo 8 nuovi dirigenti veterinari a tempo determinato nella disciplina di Sanità Animale dell’Ausl Toscana sud est
AREZZO — In arrivo 8 nuovi dirigenti veterinari a tempo determinato nella
disciplina di Sanità Animale dell’Ausl Toscana sud est . E’ stato
deliberato nei giorni scorsi dal direttore generale Antonio D’Urso.
Prenderanno
servizio quanto prima (probabilmente già a novembre) per un periodo di
sei mesi, in sostituzione di altrettanti pensionamenti avvenuti nel
periodo dicembre 2018 - ottobre 2019 e saranno così distribuiti: 2 a
Siena , 2 ad Arezzo e 4 a Grosseto .
“ L’Azienda si sta
impegnando per farli entrare in servizio quanto prima. Il contratto è di
sei mesi perché in questo periodo dovrà svolgersi il concorso a tempo
indeterminato che genererà una graduatoria regionale dalla quale potremo
sostituire i pensionamenti in modo stabile - ha commentato Giorgio
Briganti, direttore dell’Area Funzionale Sanità Pubblica Veterinaria e
Sicurezza Alimentare dell’Ausl Toscana sud est -. Questa immissione di
dirigenti veterinari è particolarmente importante perché potrà garantire
continuità nell'erogazione dei servizi essenziali ”.
I
dirigenti veterinari sono tutti della Sanità Animale e andranno a
occuparsi (insieme agli 89 attualmente in servizio) di attività
specifiche nel settore zootecnico (verifiche dello stato sanitario degli
animali a vario titolo detenuti o allevati e delle strutture che li
ospitano, esecuzione di piani di profilassi sul bestiame per patologie
proprie delle specie e in alcuni casi anche zoonosiche quali
tubercolosi, brucellosi, influenza aviaria, ecc.) e nel settore
dell'igiene urbana (controllo popolazioni feline e canine e profilassi
delle zoonosi da loro trasmissibili, sterilizzazione cani e gatti delle
popolazioni randagie).
“ Nonostante il turn-over del personale,
tutti i veterinari che collaborano con me hanno garantito un forte
impegno e un alto senso di responsabilità - ha aggiunto Briganti -. La
loro dedizione al lavoro ha permesso di continuare a erogare prestazioni
e servizi in modo tale da non penalizzare l'utenza e creare ritardi
nelle certificazioni sanitarie, e quindi impedimenti commerciali, a un
settore economicamente fragile come quello degli allevamenti zootecnici e
della trasformazione delle loro produzioni ”.
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