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Attualità giovedì 21 aprile 2022 ore 14:45

Nuova vita al dipinto ritrovato nel sottocampanile

L'opera è del '700 e raffigura Guido Monaco. Grazie al restauro supportato dal Rotary è tornata appesa nella sacrestia della Badia



AREZZO — Un restauro importante quello che ha visto protagonista un dipinto su tela raffigurante Guido Monaco che adesso è tornato a nuova vita ed è stato collocato nella sacrestia della chiesa della Badia delle Sante Flora e Lucilla, nel centro storico di Arezzo. 

Realizzato nel XVIII secolo da autore ignoto, misura 170 per 120 centimetri e raffigura un interessante ritratto di Guido d’Arezzo (991-992 circa – dopo il 1033), monaco benedettino considerato ideatore della moderna notazione musicale, con la sistematica adozione del tetragramma, che sostituì la precedente notazione adiastematica.

Il dipinto presentava la tela allentata con una grande lacerazione in basso e una piccola lacerazione verticale, lo strato pittorico appariva offuscato, il retro della tela presentava una grande sgoratura causata da infiltrazioni di acqua e il telaio originale non risultava più idoneo alla sua funzione di sostegno. La cornice a cassetta infine aveva alcuni danni alla struttura lignea ed erano presenti molti fori di tarli e abrasioni. Il lavoro di restauro è iniziato nell’autunno scorso per mano di Manola Bernini

“La chiesa della Badia è un posto eccezionale, non una semplice chiesa – ha detto l’arcivescovo Riccardo Fontana alla presentazione del restauro - un punto centrale nella geografia, ma anche nella storia della città di Arezzo, scrigno di opere d'arte di altissimo valore. Con questa operazione il parroco padre Francesco Bartolucci è riuscito a fare una specie di ‘miracolo’ e un ringraziamento forte va a chi ha curato e permesso il restauro di questa tela che celebra una delle maggiori glorie della nostra città, mai abbastanza decantata. Abbiamo tante risorse artistiche e culturali, vanno riscoperte e valorizzate sia nei confronti degli aretini, che anche in un’ottica turistica”.

Il restauro è stato reso possibile grazie all’interessamento del Rotary Club di Arezzo: “un dono alla città, che potrà riscoprire un’opera d’arte di grandissimo valore morale e storico - ha aggiunto Oreste Tavanti, Presidente del Rotary Club Arezzo -. È questo lo spirito con cui abbiamo voluto aggiungere agli altri anche questo importante ‘service”.

“Don Vezio Soldani aveva collocato il quadro nel sottocampanile – ha raccontato il parroco padre Francesco Bartolucci -. Nel risistemare gli spazi e il materiale in esso contenuto, mi sono accorto che nell’epigrafe era scritto ‘Guido Monaco’ e che il soggetto raffigurato presentava la mano guidoniana. Così, per il valore e l’importanza che ha questo personaggio, si è deciso per il restauro".

“Siamo davvero onorate, come donne appartenenti all’Inner Wheel Arezzo Carf, e sono onorata io come presidente di questo Club Service – ha concluso Erica Canocchi - di aver potuto contribuire, insieme al Rotary Club Arezzo, al restauro di quest'opera prestigiosa".

Claudia Martini
© Riproduzione riservata


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Il vescovo Fontana sul dipinto della Badia restaurato
Il presidente del Rotary sull’opera restaurata per la Badia
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