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Attualità martedì 14 luglio 2020 ore 14:03
Salta anche la Giostra di settembre
Niente Saracino per il 2020. Non ci sono le condizioni per poter svolgere la manifestazione. Il rammarico del sindaco e le frecciate ai Quartieri
AREZZO — Niente Giostra del Saracino. Il Covid fa saltare anche l'edizione di settembre della manifestazione d'eccellenza per Arezzo.
Stamani in Prefettura il comitato di sicurezza ha preso la decisione che tanto temevano gli aretini. Non sussistono le condizioni per far svolgere regolarmente la Giostra ed i rettori dei quattro Quartieri, unitamente all'assessore Gianfranscesco Gamurrini, hanno convenuto che non avrebbe avuto senso un Saracino "a metà".
Infatti, tra le ipotesi in campo c'era quella di fare una Giostra a "porte chiuse" e senza il tradizionale corteo storico per le vie cittadine. Troppo per gli amanti della Giostra che sarebbero stati anche privati della consuete settimane di preparazione nei Quartieri, appuntamenti cult per i tanti simpatizzanti che si ritrovano nelle piazze per inneggiare alla vittoria.
Così per il 2020 niente Giostra del Saracino ad Arezzo e, immaginiamo, questa decisone sarà tenuta in grande considerazione anche per il Palio dei Rioni a Castiglion Fiorentino, quello della Balestra a Sansepolcro e il Palio dei Lumi a Pieve Santo Stefano.
Per gli amanti delle rievocazioni storiche, quindi, non resta altro che sperare nel 2021.
In serata poi, il sindaco Ghinelli è intervenuto sulla vicenda esprimendo tutto il suo dispiacere per l'annullamento della Giostra. L'amministrazione cittadina, fino all'ultimo, ha tentato di trovare soluzioni idonee per far svolgere la manifestazione ma davanti anche al rifiuto dei Quartieri non c'è stato nulla da fare.
“C’è rammarico per la decisione di non consentire lo svolgimento del Saracino di settembre - dichiara Ghinelli. L’appuntamento per eccellenza per la città, da un punto di vista storico, ma che quest’anno assumeva una veste ulteriore. Si sarebbe infatti trattato di un segnale anche psicologico, una sorta di rivincita della normalità sui difficili mesi appena trascorsi all’insegna del pericolo contagio".
Inoltre il sindaco ha illustrato il piano che l'amministrazione cittadina aveva elaborato per l'occasione, con una consistente riduzione dei posti a sedere e l'annullamento di quelli in piedi. Tra le misure di sicurezza era previsto anche che tutti i figuranti eseguissero il test sierologico e un'ampliamento delle distanze in Piazza. Insomma, il Comune aveva studiato il piano B, Ghinelli spingeva per "correr Giostra" ma il repentino "dietrofront" dei quattro Quartieri in Prefettura ha definitivamente chiuso le porte alla manifestazione.
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