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Attualità lunedì 22 marzo 2021 ore 14:35

Scanzi e il vaccino, la parola al dirigente Asl

Evaristo Giglio

Polverone sulla vicenda che vede protagonista il giornalista aretino Il dottor Giglio "la procedura è giusta". Procura apre fascicolo conoscitivo



AREZZO — L'affaire Andrea Scanzi, verrebbe da dire, sta continuando a tenere banco. Da quando il giornalista aretino ha detto di essersi sottoposto alla vaccinazione anti Covid si è scatenato un vero e proprio putiferio, politico e mediatico. Il Corriere della Sera, sul suo canale Tv, propone l'intervista fatta al dirigente della Asl Toscana Sud Est, Evaristo Giglio, direttore della Zona-distretto Aretina-Casentino-Valtiberina, che ripercorre le tappe di quanto accaduto.

"Scanzi lo conosco dalla televisione, ma non personalmente. Né ho avuto modo di conoscerlo durante la vaccinazione, perché in quel momento non c'ero. Lui era stato segnalato dal medico di famiglia, quindi qualche condizione minima era presente perché, in sostanza, è stato presentato come figlio unico di genitori che hanno patologie a rischio per il Covid. Quindi, in alternativa c'era il nulla. Io non avevo altri nominativi. Altrimenti, come ho fatto altre volte, avrei fatto chiamare altre persone" spiega il dottor Giglio.

Quindi, alla domanda del giornalista se dovesse tornare indietro, ha replicato: "se dovessi tornare indietro temporeggerei ulteriormente. Anche se devo dire che Scanzi è stato chiamato quando la lista era ormai finita, c'erano lui e un'altra persona. Sono state chiamate entrambe, lui dopo circa un mese, l'altra dopo una settimana".

La lista appunto, che tanti animi scalda. E' ancora il dirigente dell'Azienda sanitaria ad entrare nel dettaglio "abbiamo fatto delle liste cartacee fino a questo momento perché mancava, devo dire la verità, una prenotazione on line di queste riserve. Scanzi parla di una lista verbale, ma non esiste. Esiste una lista cartacea fino a qualche giorno fa, perché nel frattempo la Asl ha messo in piedi un sistema di prenotazione on line. Questo vuol dire che abbiamo inserito Scanzi in questa lista, ma dal 21-22 febbraio al 19 marzo, quando lui ha fatto la vaccinazione, è passato circa un mese. Quindi, non è che abbiamo chiamato automaticamente, lui è andato in coda a questa lista dando una priorità ad altre persone che via via sono state inserite all'interno di questa lista stessa. Se c'è un'indagine vediamo la Asl cosa verificherà alla fine".

"Il mio parere personale è che ci sono altre categorie che potrebbero usufruirne prima, però queste sono scelte di tipo politico e più alte di quello che è il mio livello, io eseguo, faccio quello che mi dicono di fare - termina Giglio, facendo leva su proprie considerazioni. - Io avrei messo subito nella condizione di sicurezza gli ultraottantenni. Stiamo avendo un pò di difficoltà da questo punto di vista. Come sa gli ultra 80enni, qui in Toscana, sono assegnati ai medici di famiglia che si lamentano di avere poche dosi, però forse evidentemente ci sono degli aspetti che potrebbero risolversi a breve, in quanto c'è tutta l'attenzione su questo aspetto e la Regione dovrebbe fornire maggiori dosi".

Intanto, secondo quanto si apprende, in seguito ad una segnalazione della polizia giudiziaria la Procura di Arezzo ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato e neppure indagati, per chiarire come si sono svolti i fatti.


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