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Cronaca mercoledì 30 novembre 2016 ore 15:51

"Assoluzioni inaspettate, sentenza vergognosa"

Letizia Giorgianni, presidente Vittime del Salvabanche

Incredula l'associazione Vittime del Salvabanche sull'assoluzione degli ex vertici di Banca Etruria: "Siano messe in luce le responsabilità più alte"



AREZZO — "Giudichiamo inammissibile e vergognosa l’assoluzione dall'accusa di ostacolo all'autorità di vigilanza per l'ex presidente Giuseppe Fornasari, l'ex direttore generale Luca Bronchi e il dirigente David Canestri. Quello di oggi è un colpo durissimo per i risparmiatori".

Sono le prime parole del presidente dell'associazione Vittime del Salvabanche Letizia Giorgianni, alla notizia dell'assoluzione degli ex vertici di Banca Etruria. Che continua:

"Fornasari (ex presidente del cda dal 2011 al 2014), Bronchi (ex dg) e Canestri (attuale direttore centrale) erano accusati di aver occultato i crediti deteriorati nel bilancio del 2012 facendoli apparire come crediti incagliati e, quindi, ancora recuperabili. Una classificazione errata che avrebbe sviato, secondo la tesi dell'accusa non riconosciuta dal Gup, la vigilanza della Banca d'Italia che pretese poi una ricapitalizzazione evidentemente inferiore al necessario, con la conseguenza che la banca aretina fu poi commissariata nel febbraio del 2015 quando gli esponenti di vertice, oggi assolti, erano già stati avvicendati.

Oggi apprendiamo che per il gup, invece, "il fatto non costituisce reato" - continua Giorgianni - Non prendendo in considerazione che proprio questa errata valutazione ha portato alle conseguenze che tutti conosciamo e all’azzeramento di tanti risparmiatori, raggirati con dolo all’acquisto di tali obbligazioni per ripianare i debiti di una gestione scellerata dei vertici. Vertici che adesso sono prosciolti dalle accuse e che potranno rivestire altri importanti incarichi".

L’associazione si riserva di leggere la sentenza per capire cosa abbia indotto il gup del tribunale di Arezzo ad una sentenza "così inaspettata ed in contrasto con le aspettative e le accuse mosse dalla stessa Banca d’Italia, che ha multato i 3 imputati a giudizio proprio per ostacolo alla vigilanza. Qualcosa in questa vicenda non torna: o si è nascosto alle autorità di vigilanza i crediti in sofferenza oppure banca Italia non doveva risolvere la banca e valutare al 17% i crediti in sofferenza. Che siano a questo punto messe in luce responsabilità ben più alte, ovvero quella di Banca d’Italia e di Consob" conclude Giorgianni.


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