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Attualità lunedì 21 dicembre 2020 ore 11:04

"Si rispetti il Decreto Semplificazioni"

Il presidente di ANCE, Igor Magini, solleva la questione delle stazioni appaltanti della provincia che non seguono le indicazioni del Ministero



AREZZO — Una circolare inviata lo scorso 18 novembre dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Comuni, Province e a tutte le stazioni appaltanti, invita ad applicare il Decreto Semplificazioni in tutte le sue potenzialità. Eppure, come sottolineato dal presidente ANCE Arezzo Igor Michele Magini, non sempre l'invito viene rispettato. 

“In questo momento il nostro Paese ha a disposizione diverse risorse finanziarie alle quali si sommeranno quelle derivanti dal Recovery Fund, che vanno spese efficacemente e, soprattutto, velocemente - spiega Magini - Il “Decreto Semplificazioni”, in vigore dallo scorso 15 settembre, è lo strumento normativo che ci permette di farlo; non dobbiamo, quindi, sprecare questa grande opportunità che deriva da una combinazione così favorevole".

Si ricorda che in materia di lavori pubblici il Decreto Semplificazioni ha fortemente incrementato il ricorso all’affidamento diretto e alla procedura negoziata, con l’obiettivo di rendere più agili e veloci gli affidamenti delle opere pubbliche nella fase molto delicata dovuta alla pandemia in corso. Tra le novità più interessanti rientra senz’altro la possibilità dell’affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro, scegliendo direttamente l’impresa esecutrice. Per lavori di importo superiore a 150.000 euro sono previste procedure negoziate senza bando, invitando un numero crescente di ditte di fiducia in rapporto all’importo dei lavori da affidare. Queste nuove disposizioni saranno valide fino al 31 dicembre 2021. 

Per gli appalti sopra la soglia comunitaria di 5.350.000 euro sono inoltre previste altre procedure snelle e semplificate, purchè l’avvio del procedimento avvenga entro il 31 luglio 2021. "In questo nuovo contesto normativo - precisa Magini - risulta inaccettabile il ricorso alle precedenti procedure ordinarie da parte di alcuni Comuni della nostra provincia, come accertato da parte di imprese associate, con pubblicazione di “avvisi di manifestazioni di interesse”, cui segue l’accettazione di domande provenienti da ogni regione italiana e, infine, invito a presentare offerte. Tali procedure non tengono conto del Decreto Semplificazioni, allungano i tempi di affidamento lavori e penalizzano la possibilità di ricorrere a imprese del territorio. Appare quindi evidente che l’obiettivo di semplificazione potrà essere raggiunto solo se il nuovo strumento normativo verrà utilizzato dalle stazioni appaltanti con competenza e responsabilità e, in questa particolarissima quanto delicata congiuntura, debba essere dato il giusto valore alla presenza sul territorio di imprese che costituiscono una grande risorsa economica e sociale, capace di creare occupazione e ricchezza, riducendo anche spostamenti per il trasporto di persone e merci". 

Si tratta di piccole e medie imprese, spesso attive sul mercato da decenni, che, per le loro caratteristiche dimensionali, operano solo in ambito provinciale o regionale, dando prova di assoluta competenza e affidabilità. "Proprio a questo proposito abbiamo inviato una lettera a tutte le Stazioni Appaltanti della nostra provincia: sappiamo che esse sono da sempre attente alle esigenze del territorio e ci auguriamo che, nel pieno rispetto dei principi dell’ordinamento, nella fase di selezione dei concorrenti da invitare alle gare, vogliano tenere in giusta considerazione queste realtà imprenditoriali, la cui salvaguardia è un’esigenza primaria della nostra comunità, soprattutto in un momento così drammatico" conclude Magini.


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