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Attualità sabato 23 luglio 2022 ore 14:00

Parità di genere in sanità, la Asl fa da apripista

Due indicatori misureranno e valuteranno il welfare aziendale e le opportunità di carriera per le donne in 15 regioni italiane



AREZZO - SIENA — Dall’Asl Toscana sud est a tutta Italia in nome della parità di genere. È questo il percorso fatto da due Indicatori di performance aziendali: il primo è “la percentuale di assenze per genere”, ovvero la differenza di assenza delle donne rispetto agli uomini - indicatore delle politiche di welfare aziendali che consentono alle donne di conciliare la propria vita privata con l’attività lavorativa - il secondo è il “soffitto di cristallo", che indica la percentuale di donne che fanno carriera. 

Per la prima volta, infatti, sono stati inseriti nel Bersaglio MeS (Laboratorio di Management e Sanità) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e introdotti nei monitoraggi di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, per la misurazione e valutazione delle performance delle aziende ospedaliero universitarie di 15 regioni italiane.

L'Anaao Toscana e il Cug (Comitato unico di garanzia) della Sud est hanno avviato lo studio pilota nel 2018 per individuare le differenze di genere nell'organizzazione del lavoro medico e sanitario. A seguire la sperimentazione di Anaao Toscana - MeS Sant'Anna di Pisa con l'InterCug della Regione viene estesa a tutte le aziende sanitarie toscane con il Bilancio di genere.
Oltre all’inserimento dei due indicatori di genere nei rilevatori Agenas e Mes, una delegazione di Anaao Toscana ha partecipato all'audizione fatta dal Gruppo ministeriale sulle Pari Opportunità sullo studio di normative e processi innovativi. All’incontro erano presenti per la Asl Toscana sud est, la dottoressa Concetta Liberatore e il dottor Flavio Civitelli.

“Siamo orgogliosi di questo risultato – afferma la dott.ssa Liberatore-, frutto di un lavoro di squadra che è partito proprio dall'Azienda sud est e che è cresciuto nel tempo. Ci auguriamo che sia questa la strada maestra per ridurre la gerarchia e la stratificazione dello status professionale in base al genere. Sarà possibile, così, riequilibrare i gap lavorativi dando il giusto e proporzionato valore alle nostre professionalità”.

Un percorso che di certo avrà un ulteriore slancio con la nuova squadra di vertice, tutta al femminile, voluta dal direttore generale dell'Azienda Antonio D'Urso, che ha nominato, insieme alla riconferma del direttore sanitario Simona Dei, Antonella Valeri come direttore amministrativo e Patrizia Castellucci nel ruolo di direttore dei servizi sociali.


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