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Attualità martedì 30 agosto 2016 ore 11:14

"Un tavolo di confronto su norme antisismiche"

E' la proposta lanciata da Giordano Cerofolini, presidente della Federazione Edili di Confartigianato Imprese Arezzo



AREZZO — La Federazione Edili di Confartigianato Imprese Arezzo chiede a tutte le amministrazioni della provincia di Arezzo di costituire un tavolo di confronto che veda coinvolti tutti i soggetti interessati per valutare progetti di informazione, prevenzione e incentivazione sul tema delle norme antisismiche.

"Dopo l’ennesima tragedia causata dal terremoto, occorre pensare seriamente alla prevenzione”. Questo il messaggio lanciato da Giordano Cerofolini, Presidente della Federazione. “Le immagini strazianti del sisma – commenta Cerofolini – devono ricordarci che il nostro Paese è in massima parte a rischio sismico, pertanto occorre mettere mano ad una vera opera di prevenzione. Stavolta deve essere la volta buona; anche se sappiamo che il rischio sismico non può essere eliminato, dobbiamo mettere in campo tutte le conoscenze e le tecniche fin qui conosciute per mettere in sicurezza gli edifici, affinché tragedie come questa non si ripetano e non si debbano piangere tante vite umane”.

Due le strade indicate da Cerofolini. La prima riguarda l’informazione. “Ci vuole una vera campagna informativa – spiega Cerofolini – bisogna informare i Proprietari delle abitazioni sul reale stato degli edifici tramite un’indagine conoscitiva fatta sotto il controllo e la responsabilità di enti pubblici. Si uniformino le leggi a livello Nazionale, si scelga chi deve essere il referente, se lo Stato o gli Enti Locali, ma comunque ci vuole l’intervento pubblico e con esso la responsabilità del Tecnico che svolge l’indagine o che comunque ne è responsabile. Contemporaneamente bisogna promuovere tutti quegli importanti incentivi che esistono e riguardano nello specifico le ristrutturazioni e la messa a norma anche antisismica degli edifici."

Il secondo fronte di intervento riguarda l’esecuzione dei lavori. "Negli appalti pubblici – sottolinea Cerofolini – è necessario evitare le gare al massimo ribasso, perché minima spesa spesso significa bassa qualità dei materiali e utilizzo di manodopera non specializzata. A tal proposito ricordo che benché se ne parli da diversi anni, in Italia non esiste nessuna Legge che regoli l’accesso alla professione edile. Chiunque può improvvisarsi Impresario edile e partecipare a gare più o meno importanti. Ci vuole uno specifico progetto di prevenzione antisismica e almeno nelle aree ad alto rischio sismico vanno effettuati controlli in cantiere da parte di funzionari pubblici, con relativo verbale di verifica, sulle reali capacità delle aziende ad eseguire i lavori e sulla rispondenza e qualità dei materiali usati. Non è pensabile che come ad oggi spesso ci si basi esclusivamente su verifiche documentali. Ci vuole invece – conclude Cerofolini – che l’Ente preposto, non importa che sia il Comune o il Genio Civile, si assuma la responsabilità dei controlli che vanno effettuati direttamente nei cantieri, (almeno in quelli pubblici come scuole, ospedali, ponti, ecc...) in modo che non abbiano a ripetersi situazioni drammatiche come quelle che stiamo vivendo e che troppe volte abbiamo anche in anni recenti".


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