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Sport mercoledì 25 gennaio 2017 ore 10:30
Il tennis in carrozzina si incontra ad Arezzo
Il raduno al Ct Giotto è finalizzato a prepararsi alle qualificazioni per i campionati del mondo. In prima fila la valdarnese Giulia Capocci
AREZZO — Il Ct Giotto ospita il raduno della nazionale italiana femminile di tennis in carrozzina.
Da domani, giovedì 26 a sabato 28 gennaio, tecnici e atleti azzurri faranno tappa sui campi aretini di via Viani per prepararsi alle qualificazioni per i campionati del mondo in programma il prossimo maggio in Sardegna. Tra i protagonisti di questo importante appuntamento ci sarà anche la valdarnese Giulia Capocci che, insieme a Marianna Lauro, è ormai una delle punte di diamante della nazionale allenata da Alberto Setti.
Classe 1992 e tesserata con il Ct Giotto, la tennista ha iniziato a praticare tennis in carrozzina dal 2015 ed è stata protagonista di una rapida scalata che le ha già permesso di vincere due titoli italiani nel singolo e nel doppio, di piazzarsi al primo posto del ranking nazionale e di salire fino al trentatreesimo posto del ranking mondiale. Questo exploit ha meritato le attenzioni della nazionale, con Capocci che ha partecipato a numerosi raduni e ha giocato nel 2016 le qualificazioni ai mondiali perse solo nella finale contro la Russia.
L'obiettivo del raduno di Arezzo, dunque, è di riscattare questa sconfitta e di gettare le basi per riuscire a conquistare il pass iridato. «I mondiali sono in Italia - commenta Capocci - dunque faremo di tutto per riuscire a qualificarci. Con il tecnico Setti valuteremo il percorso di preparazione in vista di questi appuntamenti, stabilendo il programma di allenamenti e decidendo i tornei internazionali a cui parteciperò nelle prossime settimane».
Il raduno della nazionale italiana di tennis in carrozzina rappresenta per il Ct Giotto un ulteriore attestato di stima da parte della federazione, dimostrando come il circolo e la sua struttura si prestano anche ad ospitare appuntamenti di tale spessore. «Siamo orgogliosi di poter vantare un'atleta come Capocci - aggiunge il direttore sportivo Alessandro Fratini - e di poter accogliere un raduno tecnico di tale importanza per il cammino verso i mondiali di una nazionale a cui, ora e in futuro, offriamo con piacere le nostre strutture e le nostre professionalità».
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