Attualità domenica 30 aprile 2023 ore 12:55
Falsi avvocati o vigilantes, le truffe più diffuse in Toscana
Non mettono nel mirino solo gli anziani e arrivano a domicilio via telefono, o bussando alla porta, persino per messaggino. Ecco come
TOSCANA — Letteralmente spopola la truffa dei falsi avvocati e finti marescialli che danno notizia di incidenti mai avvenuti, ma ogni tanto riprende quota anche la truffa dell'abbraccio mentre via sms giunge quella del "ciao mamma ho cambiato numero". E che dire dei sedicenti vigilantes che promettono massima sicurezza a cifre modiche per contratti farlocchi?
Eccolo qui, l'arcipelago delle truffe più diffuse attualmente in Toscana e che non mettono nel mirino solo gli anziani ma tutti coloro che in buona fede banalmente rispondono al telefono o a un messaggino, aprono la porta a chi si presenta come esponente giudiziario o delle forze dell'ordine, si allarmano per una iattura annunciata a un caro parente.
Vediamole tutte nel dettaglio, con le tecniche impiegate così da poterle riconoscere e difendersi.
Il falso avvocato col finto maresciallo per l'incidente mai avvenuto
"Pronto sono l'avvocato Tal dei Tali: suo figlio è stato arrestato perché con l'auto ha investito una persona e finirà in carcere se non verranno subito effettuati i pagamenti": è l'esordio tipo della truffa in assoluto più diffusa di tutte in questo momento in Toscana.
Non passa settimana senza che le forze dell'ordine ricevano una segnalazione, e lo scorso giovedì 27 Aprile il record è andato a Lucca dove in un pomeriggio si sono verificati ben quattro episodi, uno dei quali purtroppo andato a segno con un'anziana signora che si è spaventata e ha consegnato quel che aveva al malvivente.
Sì perché in questa truffa di solito agiscono in due: dopo il falso avvocato viene passato al telefono un complice che si dice rappresentante delle forze dell'ordine, spesso maresciallo dei carabinieri o commissario, per avvalorare la bugia detta dal finto legale.
La persona nel mirino viene spinta a consegnare tutti i suoi averi, soldi o gioielli, a un fantomatico messo che si presenta alla porta poco dopo, nel giro di minuti così da non vanificare l'effetto choc della vittima del raggiro.
Le forze dell'ordine (quelle vere) invitano a non farsi prendere dal panico e a verificare anche tramite il 112 subito al primo contatto.
"Garantiamo sicurezza"
A domicilio arrivano poi i finti vigilantes, nuova formula di raggiro segnalata sulla costa - a Piombino - lo scorso venerdì 28 Aprile quando una donna ha chiamato i carabinieri quando si è resa conto di esser stata raggirata.
A casa sua si erano presentati un uomo e una donna in uniforme blu simile a quella in uso a molti istituti di vigilanza privata proponendole l’acquisto di un servizio: le proponevano un contratto di security contro i furti in abitazione promettendole sicurezza a tenuta stagna.
Il falso contratto mostrava tanto di loghi e intestazioni di un istituto di vigilanza che esiste per davvero, ma la grafica era farlocca. Costo: 70 euro. La signora ha pagato. Quando ha raccontato poi l'episodio alla figlia si è resa conto di non avere ricevuto né copia del contratto né la ricevuta di pagamento.
Così ha capito, e ha chiamato i carabinieri che hanno identificato i due presunti truffatori mentre bussavano ad altre case: sono stati denunciati per truffa e tentata truffa, aggravata dall’età avanzata delle vittime.
"Mamma ho cambiato numero"
Questa truffa sta prendendo piede in tutta Italia e anche in Toscana in tanti sono già stati raggiunti dal messaggino sia via sms che tramite chat whatsapp.
Lo scopo dei truffatori, spiega la polizia postale, è quello di agganciare la vittima per esortarla a comunicare dati personali. Come? Il messaggino è come quello nella foto qui sopra: comunica che il figlio o la figlia ha cambiato numero di telefono, ne comunica uno nuovo e invita a ricontattarlo.
"Al primo messaggio seguiranno richieste insolite di denaro, la ricarica di una carta prepagata, le credenziali per accedere al conto corrente", mette in guardia la polizia postale che consiglia di "non rispondere al messaggio, cancellare la conversazione e, se lo hai salvato, eliminare il numero dalla rubrica".
"Ti ricordi di me?"
Altro che vecchia conoscenza, più spesso è una nuova truffa. La pratica è un classico ma nei giorni scorsi è tornata in auge in Toscana, di preciso a Firenze dove un anziano è stato abbracciato dalla sedicente conoscente alla lontana che in realtà gli ha sfilato il Rolex prima di darsi alla fuga con un complice.
Ecco come funziona. Di solito è una donna ad avvicinare la malcapitata vittima in uno slancio di cordialità, dicendosi conoscente alla lontana della persona nel mirino.
"Ma come non ti ricordi? Ma sì ma vieni qui fatti abbracciare": da lì l'azione si concretizza in un lampo. Abbraccio e furto sono un tutt'uno. Poi la fuga con la vittima che resta sbigottita con un palmo di naso. Guai abbracciare sconosciuti. Anche se la memoria a volte gioca strani tiri, mai farsi abbracciare. Meglio una figuraccia che una truffa.
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