Sport domenica 05 dicembre 2021 ore 17:15
Arezzo, riparte con il freno a mano tirato - IL PAGELLONE
Amaranto tornano alla vittoria. Prestazione in chiaroscuro degli uomini di Sussi. Società attiva sul mercato. Positivo esordio dei nuovi arrivati
AREZZO — L'Arezzo riparte con il freno a mano tirato e non cambia marcia per almeno un'ora di gioco. La partita di oggi non dava alternative all'allenatore Sussi e ai suoi giocatori: vincere per restare a otto punti dalla vetta. Certo la distanza è ampia ma abbiamo visto che in questo campionato nulla è impossibile.
La partita di oggi, una pratica senza troppe insidie sulla carta visti i punti di distacco con la Pro Livorno, si è rivelata alquanto complicata per l'Arezzo. L'ingenuità commessa da Biondi dopo soli 4' di gioco ha cambiato le carte in tavola e mandato in corto circuito i giocatori amaranto.
Il primo tempo visto oggi al Città di Arezzo è stato largamente insufficiente.Gli amaranto non sono mai stata in grado di mettere sotto pressione gli ospiti e non hanno creato nessuna occasione degna di nota. Squadra bloccata, impacciata, fragile che nemmeno la buona volontà dei tre nuovi acquisti, Calderini-Pizzutelli-Marchi, riuscivano a dare la scossa sperata.
Così al termine dei primi 45' gli amaranto sono andati negli spogliatoi sommersi da una raffica di fischi provenienti dagli spalti. Anche i primi minuti della ripresa sembravano ricalcare la pochezza vista nel primo tempo. Ma il calcio è fatto di episodi e questa volta sono girati a favore dell'Arezzo che è riuscito a portare a casa 3 punti nonostante una mediocre prestazione.
Calderini-Pizzutelli. Sono loro a calare l'asso con due reti che risollevano la testa al Cavallino riportando fiducia e serenità. Il tocco di Calderini e il missile lanciato da Pizzutelli portano all'Arezzo in dote tre punti che potrebbero essere ricordati a maggio come quelli della svolta.
Sussi. Il mister amaranto deve lavorare ancora tanto. Il primo tempo di oggi, a tratti imbarazzante, è la cartina tornasole di tutte le magagne di questa squadra. Soprattutto c'è da intervenire sulla testa dei giocatori, poi il gioco arriverà anche se conta fare punti prima di ogni altra cosa. Dopo l'esordio catastrofico di domenica, oggi il mister chiedeva cuore e carattere, i suoi ragazzi lo hanno ascoltato (soprattutto nel secondo tempo), ma per recuperare otto punti al San Donato serve molto altro. Sussi merita fiducia. E' una persona seria che nel proprio lavoro mette tanta passione. Cuore, grinta e tanta stima: voto 6.
Calderini. Torna a casa e si presenta con un tocco che manda la palla in fondo alla rete che permette all'Arezzo di pareggiare la gara. Nel secondo tempo si muove molto tra le linee, cerca i compagni e non si fa condizionare da nulla. Sbaglia qualche cross di troppo ma lotta e non si risparmia. La sua rete è determinante per la vittoria finale. Bentornato a casa: voto 7
Pizzutelli. Se il buongiorno si vede dal mattino l'acquisto è azzeccatissimo. In mezzo al campo costruisce, corre e mette tanto carattere. Il gol del 2-1 è fantastico colpisce la palla da fuori mandandola in rete senza che il portiere possa fare nulla. Gioca con grande personalità in mezzo al campo, se continua così sono due giocatori in uno. Chirurgico: voto 7.
Marchi. Questo ragazzo è ovunque e non molla mai un centimetro. Sprona i compagni a dare tutto fino alla fine e sa indossare i panni del leader. Lotta in campo dal primo al 96' senza fermarsi un attimo. Indemoniato: voto 6,5.
Campaner. Non ci siamo. Troppo insicuro, in campo commette una caterva di errori. Quella odierna, per lui, non è certo una partita da ricordare. Le luci di Natale si accendono, la sua si sta spengendo. Occorre trovare una soluzione per ricaricare le pile al giocatore altrimenti il ragazzo rischia di perdersi. Rimandato: voto 5.
Biondi. Il fallo fatto dopo 4' in area che provoca il rigore a favore della Pro Livorno non ammette attenuanti. Si fa saltare con una facilità disarmante e non contento trattiene l'avversario per la maglia. Errori così, commessi da un giocatore esperto come lui, non si possono vedere. Il ragazzo in campo non dà sicurezza al reparto difensivo. Giocatore smarrito: voto 4.
Foggia. Il numero 9 amaranto non riesce a sbloccarsi, mai pericoloso in area lotta molto in campo ma non riesce mai ad andare alla conclusione. E' stato acquistato per fare la differenza in area di rigore ma fino ad oggi non ha dimostrato di essere il bomber che cercava il Cavallino. Meno sponde e più bomber: voto 5.
Difesa: dietro la lavagna. Il direttore Tromboni deve correre ai ripari immediatamente. Servono giocatori FORTI, quello attuale è un reparto troppo fragile per avere ambizioni importanti.
Paolo Nocentini
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