Cronaca martedì 22 giugno 2021 ore 15:30
Coingas, chiesta condanna a 2 anni per Staderini
Per l’altro imputato con l’abbreviato, Bigiarini, invece 1 anno e 2 mesi. Il 6 luglio la sentenza e la decisione anche sui rinvii a giudizio
AREZZO — Due anni di reclusione a Sergio Staderini e un anno e due mesi a Jacopo Bigiarini. Queste le richieste di condanna avanzate dal Procuratore Roberto Rossi. Quella di oggi era una giornata particolarmente attesa nell’ambito dell’udienza preliminare legata a Coingas. In aula i due imputati che hanno optato per il rito abbreviato.
Sono quindi seguite le parti civili. A rappresentare dodici dei Comuni che hanno deciso di costituirsi l’avvocato Riccardo La Ferla. “La nostra posizione, seguendo anche quella che è stata la richiesta del Pm, è stata di chiedere la condanna penale e risarcitoria” ha detto fuori dal Tribunale di Arezzo.
Poi è stata la volta, come da prassi, delle arringhe dei difensori. Il legale di Bigiarini, l'avvocato Andrea Torri di Prato, ai nostri microfoni ha dichiarato “la scelta del rito abbreviato non è un’ammissione di responsabilità. C’è il dubbio, in una vicenda complessa come questa, che il mio assistito ne avesse consapevolezza. Dubbio riconosciuto anche dal Procuratore. Per il mio assistito ho chiesto l’assoluzione”. Bigiarini, nei giorni scorsi, aveva inviato un assegno restituendo l’importo della consulenza contestata.
Ad assistere il personaggio chiave, l’ex Ad Staderini, è l’avvocato Francesco Molino. Pure lui ha chiesto l’assoluzione, ritenendo che "la società non era pubblica e quindi non è contestabile il peculato". Staderini a dicembre si era sottoposto ad un doppio interrogatorio e nel contesto dell’udienza preliminare in corso all’incidente probatorio chiesto da lo Pm Rossi.
Le condanne richieste oggi comprendono lo sconto di pena, previsto dalla scelta del rito abbreviato.
A questo punto l’attesa è tutta per il prossimo 6 luglio. Questa la data della sentenza per i riti abbreviati e, sempre in questa giornata il Gup, Claudio Lara, si esprimerà in merito al rinvio a giudizio, chiesto dal Pm Rossi, per gli altri 11 coinvolti. Tra questi anche il sindaco Alessandro Ghinelli, l’assessore Alberto Merelli e il presidente di Estra, Francesco Macrì.
Diciassette i Comuni che si sono costituiti invece parte civile, in un caso che ha decisamente scosso la politica aretina.
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