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Attualità martedì 13 aprile 2021 ore 17:57

Tanti aretini alla mega manifestazione di Firenze

Oltre 150 dalla provincia e più di mille dalla Toscana per gridare il diritto a lavorare. Confcommercio consegna una lettera al Prefetto con 10 punti



AREZZO — Oltre 150 gli aretini che si sono recati a Firenze, sotto le finestre della Prefettura, ad urlare il diritto di lavorare. La manifestazione organizzata da Confcommercio è stata un successo. Più di mille imprenditori del commercio, turismo e servizi sono arrivati a Firenze da tutta la regione per la manifestazione voluta da Confcommercio Toscana per chiedere una data certa di riapertura di tutte le attività del terziario. Senza più blocchi, senza limitazioni, senza più calendari scanditi dai colori. Una ripresa vera con un solo unico impegno: conciliare salute e lavoro, nel pieno rispetto delle normative anticontagio. 

Il direttore Franco Marinoni, insieme alla presidente regionale Anna Lapini e ai presidenti provinciali, alle 12 è stato ricevuto dal Prefetto di Firenze, Alessandra Guidi. A lei, in quanto coordinatrice dei Prefetti toscani, la delegazione ha consegnato un documento unitario di richieste da far pervenire al Governo.

La prima richiesta è quella relativa alla ripartenza.
“Abbiamo indicato come data limite quella simbolica del 1 maggio -  spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “perché quest’anno il modo più intelligente di celebrare la “Festa del Lavoro” sarebbe proprio quello di tornare a lavorare. Anche perché ormai è evidente a tutti come non ci sia alcuna relazione tra le nostre attività e l’andamento epidemiologico. Anzi: con locali e negozi chiusi per settimane in zona rossa, i contagi sono addirittura aumentati. Qualcuno deve spiegarci l’arcano”.

Confcommercio, nella premessa della lettera consegnata al Prefetto, sottolinea come la categoria, e l'associazione in particolare, si sia mossa sempre nel rispetto delle regole e che intende continuare a farlo.
"È indispensabile, però, un ripensamento della strategia di gestione della pandemia, che passi in primo luogo per una massiccia intensificazione della campagna vaccinale. Senza furbizie, prevaricazioni o favoritismi". 

Confcommercio, altresì, ribadisce come l'esasperazione dei commercianti sia arrivata a livelli massimi.
Noi per primi non vorremmo che la situazione ci sfuggisse di mano - sottolinea la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini - ecco perché, ad un mese e mezzo di distanza dalla manifestazione che ci ha visto formare delle lunghe catene umane in tutte le città toscane, torniamo in Prefettura perché il massimo rappresentante territoriale dello Stato possa trasferire le nostre considerazioni al Governo nazionale nella maniera più autorevole. 

Tre sono le richieste principali formulate da Confcommercio: poter riaprire nel rispetto delle norme anticontagio, accelerare in maniera decisiva il piano vaccinale e, nel frattempo, bloccare i costi delle imprese. 

Oltre alla data certa per la riapertura, Confcommercio ha ribadito l’assoluta e urgente necessità di misure a sostegno delle imprese di commercio, servizi e turismo, le più penalizzate dagli effetti della pandemia e ora a serio rischio di sopravvivenza:
1. ristori immediati parametrati sulla perdita di fatturato;
2. riapertura immediata in sicurezza di tutte le attività chiuse;
3. moratoria fiscale per gli anni 2020-2021;
4. proroga della cassa integrazione e della moratoria dei mutui e finanziamenti fino al 31 dicembre 2021;
5. rimodulazione delle locazioni commerciali e blocco degli sfratti;
6. taglio del cuneo fiscale che grava sulle imprese;
7. creazione di un piano “ripartenza” per il terziario;
8. vaccinazione immediata di imprenditori e addetti del terziario;
9. pagamento immediato di tutti i bonus ristori e indennizzi sospesi;
10. passaporto sanitario europeo per spostamenti Ue.

Le medesime richieste sono state consegnate al governatore della Toscana Eugenio Giani, che alle 13 ha ricevuto nel suo ufficio di piazza Duomo una rappresentanza di Confcommercio, insieme all’assessore regionale Leonardo Marras. Assente giustificato dalla manifestazione fiorentina il presidente della Fipe Confcommercio Toscana Aldo Cursano, che nelle stesse ore era a Roma come vicepresidente vicario nazionale di FIPE per la grande iniziativa dedicata al mondo dei pubblici esercizi. Con lui anche Federico Vestri, presidente dei ristoratori di Confcommercio Arezzo, presente in qualità di consigliere provinciale FIPE. Cursano, insieme al presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli e ad altri rappresentanti di categoria è stato ricevuto dal presidente del consiglio Mario Draghi e dal ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.


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