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Attualità sabato 16 gennaio 2021 ore 14:17
Dpcm, "ennesimo sgambetto ai pubblici esercizi"
Il presidente di Confesercenti, Mario Landini, critica aspramente le ulteriori restrizioni imposte, seppur in zona gialla, alle attività senza cucina
AREZZO — La Toscana è rimasta in zona gialla ma le ulteriori restrizioni in tema di asporto per i locali senza cucina ( bar, caffetterie e simili, ma anche negozi specializzati in bevande, come le enoteche, dove non è prevista alcuna consumazione sul posto) fa storcere il naso a Confesercenti.
“Impedire l’asporto di bevande dopo le 18 per alcune attività - commenta il presidente Mario Landini - è un’ulteriore restrizione che giudichiamo iniqua. Il nuovo
Dpcm è l’ennesimo sgambetto alle
attività dei pubblici esercizi ed è evidente l’errata convinzione di ritenerli,
a nostro avviso ingiustamente, responsabili dei contagi. Tra l’altro minimarket
e grande distribuzione potranno continuare tranquillamente a vendere bevande,
anche alcoliche e questo indispettisce ancor di più i baristi che si vedono
colpiti dalle restrizione”.
Per Confesercenti è evidente che si penalizza i bar per colpire gli
assembramenti. “una scelta - insiste Landini - che continuiamo a giudicare sbagliata e ingiusta. Non ci
stancheremo mai di ripetere che c’è bisogno di maggiori controlli all’esterno,
nelle piazze e nelle strade e non di assumere restrizioni al limite del
proibizionismo. I pubblici esercizi, come del resto la ristorazione, hanno
dimostrato di essere in grado di rispettare le disposizioni anticontagio". E per il presidente resta ingiusta anche la chiusura dei ristoranti
dopo le 18 pur rimanendo a loro, consentito l’asporto e la consegna a
domicilio.
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