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Attualità giovedì 06 maggio 2021 ore 10:45

Hospice il Comune pretende certezze

Per Ghinelli è Tanti è giunto il tempo che l'Azienda sanitaria stabilisca tempistiche ed investimenti necessari alla realizzazione della struttura



AREZZO — E' la struttura più penalizzata dell'era Covid. L'Hospice, da quando è scoppiata la pandemia, è stato "sacrificato" in favore di logiche che al momento non potevano essere rimandate. Ma il mesi passano e dell'Hospice si è persa traccia.

"Parcheggiato" dove capita, o dove è possibile, l'Hospice non ha trovato ancora una collocazione definitiva e soprattutto degna. E' la struttura delle cure palliative, dove vengono accolti i malati terminali. Insomma non è un reparto qualsiasi, almeno dal punto di vista morale, e deve necessariamente avere quelle caratteristiche di "dignità" che meritano tutte quelle persone che si trovano a percorrere l'ultimo tratto della loro vita.

Così lunedì 10 maggio è stata indetta una riunione tra Comune e Asl al fine di mettere la parola fine a questa vicenda. O meglio, l'intenzione di sindaco e vicesindaco è quella di ottenere dal direttore generale della Asl risposte certe e concrete affinché vengano immediatamente iniziati i lavori per un Hospice adeguato.

“Abbiamo inviato una lettera a D’Urso – affermano Ghinelli e Tanti – perché crediamo sia necessario tracciare una linea di azione che stabilisca definitivamente tempi e risorse, anche perché al momento non ci pare di vedere negli impegni di bilancio dell’azienda il relativo investimento. Arezzo si è già espressa. Abbiamo mantenuto un atteggiamento di comprensione quando l’Hospice, lo scorso anno, è stato spostato per la prima volta. Con il tempo, tuttavia, l’Hospice, che eroga un servizio delicatissimo non solo da un punto di vista sanitario ma anche etico e umanamente sensibile, si è trasformato in una struttura itinerante che svilisce perfino la sua stessa dignità.

La politica si è attivata e con soddisfazione possiamo rilevare di essere giunti a una linea condivisa: in Consiglio Comunale è stato approvato un atto di indirizzo della Lega sulla cosiddetta Cittadella della Salute ed è in procinto di essere approvato sempre in quella sede l’atto a prima firma di Angiolo Agnolucci della Lista Ralli, di cui condividiamo l’appello e il carattere non divisivo, che conferma l’Hospice come uno dei cardini di questo complesso.

Dunque, l’Hospice dovrà essere nelle palazzine della Asl al Pionta. Primo perché il loro recupero significa restituire decoro non solo a quella zona ma all’intera città. Secondo perché si tratta di un’ubicazione prossima all’ospedale, l’unica soluzione possibile in termini di efficienza e risposta concreta ai bisogni.

Consideriamo tale incontro con D’Urso come l’apertura di un tavolo permanente, che terremo aperto finché non verrà posta la prima pietra. Un tavolo all’insegna della concordia politica che prima citavamo. Come dimostra l’invito a partecipare alla riunione online con D’Urso esteso ai capigruppo consiliari, ai consiglieri regionali, ai consiglieri provinciali, ai sindacati senza distinzione alcuna. Su questo tema, decisivo per le sorti dei servizi sanitari di Arezzo, la città parla con una voce sola e siamo noi a definire il luogo d’incontro a nome di tutti. Sappiamo che sul tema vi è anche la giusta e legittima attenzione da parte dell’arcivescovo che rafforza oltremodo l’unitarietà di questo percorso”.


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