Attualità martedì 09 novembre 2021 ore 20:00
Insegnanti imparano le manovre anti soffocamento
Iniziativa promossa in sinergia tra Amministrazione e ordine degli infermieri. La formazione è gratuita. Dedicata ai docenti della fascia 0-6 anni
AREZZO — “E’ un segno di grande civiltà tutelare e proteggere il benessere e l’incolumità dei nostri piccoli e Arezzo, sempre di più, si qualifica come città all’avanguardia nei servizi educativi. Presto le scuole comunali dell’infanzia potranno contare su educatori formati anche al primo intervento nel caso, malaugurato, di soffocamento. Un progetto importante, finalizzato a rendere sempre più sicuri i luoghi luoghi dedicati alla crescita dei nostri bambini e sempre più all’avanguardia i servizi offerti alle famiglie”.
Con queste parole il vicesindaco Lucia Tanti commenta il progetto “Sicurezza 0/6 BLSD-Heimlich”, iniziativa dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche patrocinata dal Comune di Arezzo rivolta agli insegnanti delle scuole comunali dell’infanzia 0-6, e consiste in corsi di formazione BLSD (Basic Life Support - early Defibrillation - supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce) per il pronto intervento e primo soccorso in caso di asfissia.
Il corso, in programma nei giorni 1/2/3 dicembre presso la sede aretina dell’Ordine degli Infermieri, è rivolto agli insegnanti delle scuole comunali ed è erogato gratuitamente dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Arezzo, in collaborazione con la centrale operativa 118 e al Centro di Formazione Etrusco. Alla fine della formazione, nell’ambito di una cerimonia ufficiale prevista per il 13 dicembre a Palazzo Fossombroni, verrà consegnato un attestato di partecipazione al corso: “Sicurezza 0/6 BLSD-Heimlich” e il logo del Comune di Arezzo comporranno la vetrofania che verrà apposta sulla porta d’ingresso delle scuole ad identificarne la presenza di personale preparato al primo intervento.
“In Italia - aggiunge Giovanni Grasso, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche - ogni anno rischiano di morire per soffocamento tra le 50mila e le 80mila persone. Tra il 60% e l’80% degli episodi dei casi il soffocamento è imputabile al cibo. La fascia più esposta è quella dei bambini tra 1 anno e 3 anni di età. Ogni anno in Europa circa 500 bambini muoiono soffocati. E’ importante essere preparati, agire tempestivamente, praticare in modo puntuale le poche nozioni e manovre salvavita. Non è necessario essere un operatore professionale o un volontario di soccorso, le manovre di disostruzione dovrebbero essere una competenza che tutti dovrebbero conoscere, in particolare genitori e persone a stretto contatto con i bambini. Vista l’importanza del Progetto, riteniamo necessario poter portare questo modello di formazione anche nelle scuole del nostro Comune".
“Questo progetto dimostra ancora una volta che Arezzo è una città competente – termina Massimo Mandò, direttore del Dipartimento emergenza-urgenza. - Siamo orgogliosi di partecipare a questo progetto e molto soddisfatti della risposta venuta dalla scuola. Mettere le scuole in sicurezza è un obbligo, e poter contare su un numero sempre maggiore di persone formate fa di Arezzo una città ‘protetta’, in questo caso particolare nei confronti dei nostri bambini”.
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