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Politica giovedì 18 marzo 2021 ore 07:05

Suppletive: "Letta, che sia scelta condivisa"

Sull'ipotesi che il neosegretario del PD possa presentarsi per il collegio 12 della Toscana, intervengono Marco Meacci e Paolo Brandi



AREZZO — "Da più parti arriva la notizia che Enrico Letta, neosegretario del PD, potrebbe candidarsi nel collegio 12 della Regione Toscana, di cui siamo cittadini ed elettori. Un collegio che ricomprende buona parte della provincia di Siena e una porzione della Valdichiana aretina. La candidatura del segretario del PD è, a nostro avviso, una buona notizia, perché crediamo che Letta possa degnamente rappresentare, così come avvenuto in passato per altri candidati come Rosy Bindi, il territorio e le sue istanze".

A dichiararlo sono Marco Meacci e Paolo Brandi, componenti della Direzione Regionale del Pd. Che continuano così: "Un territorio, è bene ricordarlo, assai variegato dal punto di vista economico e sociale e che vede al suo interno cinque comuni aretini, con circa un quarto dell’elettorato complessivo. In tal senso Letta, in questa fase difficile, oltre a portare un indubbio contributo di capacità potrebbe tra l’altro contribuire a sopperire alla assenza di rappresentanti aretini del PD al parlamento".

Secondo Brandi e Meacci, "l’eventuale candidatura di Letta va vista come una grande opportunità di discussione e di rilancio politico di un territorio e di una provincia che hanno il vitale bisogno di una svolta. La sua figura, importante dal punto della rappresentanza e altrettanto forte sul piano della competenza, avrà, ne siamo convinti, il sostegno di tantissime persone. Tuttavia, visto il dibattito che si è aperto recentemente su ipotetiche candidature nel collegio, con una richiesta esplicita di coinvolgimento dei territori, crediamo che, per rispondere alle istanze di partecipazione e condivisione, di cui anche Letta si è fatto interprete, sia giusto che della sua candidatura si discuta e si decida nelle realtà locali, in raccordo con le Federazioni PD di Siena e Arezzo, con l’obbiettivo di coinvolgere non solo i partiti ma prima di tutto i cittadini".

I due esponenti del Pd fanno riferimento ai problemi della zona: "Ci sono i temi legati al rilancio delle piccole e medie imprese, del turismo, dei centri storici, delle infrastrutture, della sanità, della agricoltura. Su questi argomenti occorre costruire insieme al candidato, un programma ampio e condiviso. Auspichiamo che se Enrico Letta sarà davvero, come noi ci auguriamo, il candidato del collegio si faccia carico dei problemi e delle aspettative di tante persone e di tante categorie economiche e sociali. Aggiungiamo che sarebbe importante che sulla sua candidatura si vada a costruire un vasto schieramento di forze alternative alla destra, basato su di un programma di consolidamento delle alleanze e di condivisione di progetti" concludono Brandi e Meacci. 


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