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Attualità lunedì 26 ottobre 2020 ore 10:30

La differenziata cresce, Sacchetti dà i numeri

Alla luce dei dati comunicati da Sei Toscana, l'assessore traccia un bilancio dei risultati raggiunti e si proietta nei prossimi anni



AREZZO — "Le profonde trasformazioni in corso sui servizi di raccolta, attivate nella scorsa consiliatura, stanno producendo importanti e veloci risultati in termini di raccolta differenziata oltre che di qualità verso gli utenti".

Lo dichiara l'assessore Marco Sacchetti in base ai dati comunicati da Sei Toscana nei giorni scorsi, relativi alle raccolte differenziate in provincia.

Il 2020 si è aperto con valori di RD già superiori al 50% (51,84% a gennaio) e dopo i mesi in cui l’emergenza Covid-19 ha rallentato la produzione totale di rifiuti e la qualità della raccolta, durante l’estate la percentuale dei rifiuti avviati a recupero ha ripreso a salire fino al 53,57% del mese di settembre.

“La lettura dei dati ci restituisce delle importanti conferme - spiega Sacchetti - innanzitutto un incremento di raccolta differenziata ormai certo e misurabile a ogni step di sostituzione dei vecchi cassonetti stradali con quelli di nuova generazione. E poi emerge il lavoro svolto nei confronti della raccolta di rifiuti, assimilati agli urbani, prodotti dalle attività economiche. Sforzo che non si vede sulle strade ma ha richiesto tempo e un notevole impegno organizzativo da parte dell’amministrazione. La stretta correlazione tra decremento della produzione dei rifiuti e flessione della raccolta differenziata dimostra il contributo importante al valore totale offerto dai rifiuti che raccogliamo dalle aziende: migliaia di tonnellate di cartone, plastica, metalli, rifiuti organici che avviamo a recupero e che prima andavano perduti".

Sacchetti si dichiara soddisfatto dei risultati ottenuti anche in termini di decoro urbano, "e in questo senso ricordo che siamo riusciti a introdurre delle regole certe e condivise per la raccolta nel centro storico, laddove prima regnava il caos con mezzi di raccolta che giravano a ogni ora. E lo sforzo compiuto per introdurre il servizio di ispezione ambientale ha permesso di limitare il fenomeno degli abbandoni. A questo proposito sono soddisfatto anche dell’ambizioso progetto che stiamo portando a termine con la collaborazione del Dipartimento di ingegneria dell’informazione dell’Università di Siena che ha permesso di realizzare due postazioni per il controllo sull’abbandono di rifiuti mediante intelligenza artificiale".

Ed ecco le cose da fare nel secondo mandato: completamento della sostituzione dei cassonetti di nuova generazione in tutta la città, potenziamento dei controlli degli ispettori ambientali, potenziamento delle foto-trappole e messa a punto di un nuovo sistema di raccolta per le zone industriali e attivazione della identificazione e misurazione dei conferimenti mediante tessera: questi gli orizzonti di lavoro per i prossimi cinque anni.

"È vero - conclude l’assessore - gli obiettivi non sono ancora raggiunti, ma definire un progetto di trasformazione di un sistema complesso e articolato su una città di quasi 100.000 abitanti e che muove ogni anno 60 milioni di tonnellate di rifiuti coinvolgendo tutte le famiglie e le imprese del territorio, ha richiesto tempo e adesso ci stiamo muovendo a grandi passi verso l’obiettivo che cominciamo a intravedere. Mentre cinque anni fa eravamo lontanissimi e soprattutto fermi”.


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