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Attualità lunedì 27 dicembre 2021 ore 14:55

Pandemia, sindaci e Asl a confronto

Aumentano casi e quarantene. I primi cittadini della provincia scrivono al direttore genarle dell'azienda sanitaria per fare il punto della situazione



AREZZO — E' inutile negarlo la situazione è pesante. I numeri dei positivi al Coronavirus continuano a crescere ed hanno raggiunto picchi mai visti prima d'ora nell'Aretino. Il buon successo della campagna di vaccinazione ha limitato i danni. Oggi infatti i ricoverati al "San Donato" sono veramente pochi. In questi giorni la Asl ha incrementato le dosi di vaccino, ha aumentato i tamponi ed ha anche potenziato l'attività di tracciamento che è fondamentale per limitare il contagio. Gli aretini hanno paura e lo testimonia il fatto che per trovare un tampone in farmacia bisogna essere molto fortunati. Stesso discorso vale per le mascherine Ffp2 che sono diventate introvabili. Sì, perché un po' tutti vogliono avere certezze. Fatto quest'ultimo che testimonia ancora una volta il grande senso civico e di responsabilità degli aretini. 

Tornando al tracciamento il dato che emerge è quello delle quarantene. A ieri sera erano circa 5mila le persone isolate in tuta la provincia perché contatti di caso. Numeri alti che preoccupano le Amministrazioni cittadine per la tenuta economica dell'intera comunità.

"Adesso quello che crea apprensione è il numero esponenziale delle quarantene, che rischiano di mettere in difficoltà il sistema, in particolare quello dei servizi, e che potrebbero avere forti ricadute sul sistema economico e sociale - afferma Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo. E' una preoccupazione che accomuna i Sindaci della provincia: per questo, dopo i contatti telefonici di queste ore con alcuni di loro, abbiamo deciso di scrivere insieme al direttore generale D'Urso per chiedere un incontro urgente di aggiornamento circa la recrudescenza del virus e per un confronto proprio sui tracciamenti, che appaiono essere il punto più debole e sensibile del sistema".

Il vicesindaco Lucia Tanti da così notizia della lettera condivisa e inviata a nome di tutti i sindaci in qualità di presidenti o in rappresentanza delle zone sociosanitarie della provincia, al direttore generale della Asl sud est Antonio D'Urso, lettera che porta la firma oltre che del vicesindaco di Arezzo, dei sindaci Sergio Chienni, Fabrizio Innocenti, Filippo Vagnoli e Luciano Meoni. La richiesta dell'incontro, fissato per mercoledì 29 dicembre, ha fatto seguito ad un serie serrata di contatti tra il vicesindaco di Arezzo e i primi cittadini di Terranuova, Sansepolcro, Bibbiena e Cortona, tutti d'accordo a sollecitare un confronto su quanto sta accadendo.

"Siamo tutti piuttosto preoccupati per le segnalazioni che arrivano ormai da tempo e per una lentezza nei tracciamenti, evidentemente dovuta al numero esorbitante di casi, e per questo tutti condividiamo la necessità di intervenire su questo punto proponendo una massiccia organizzazione che garantisca il processo dei tracciamenti senza sosta evitando buchi informativi che a loro volta producono la diffusione del virus. Siamo tutti a disposizione per individuare soluzioni utili alle nostre città, ma intendiamo vere informazioni chiare e soprattutto proposte concrete di un tracciamento che ha bisogno di essere h24" - conclude il vicesindaco Tanti.


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