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Cultura martedì 08 novembre 2016 ore 14:30

Piero della Francesca in cinque incontri

I festeggiamenti per i 600 anni dalla nascita del grande artista si concretizzano con un programma di spessore



AREZZO — Nell’ambito delle celebrazioni per il seicentenario della nascita di Piero della Francesca, il Comune di Arezzo dedica all’artista un ciclo di cinque incontri che si terranno presso la sala conferenze della Biblioteca Città di Arezzo: “I musei di Piero - Piero nei musei”.

Le conferenze si svolgeranno il 10, 18 e 24 novembre, il primo e il 15 dicembre.

PROGRAMMA

Giovedì 10 novembre

ore 16 - Nuove interpretazioni su l’arte e la vita di Piero della Francesca

James Banker, professore emerito di Storia Italiana presso la North Carolina State University

ore 17 - I manoscritti di Piero della Francesca

Francesco Paolo di Teodoro, professore ordinario di Storia dell’Architettura al Politecnico di Torino, Centro Linceo Interdisciplinare Beniamino Segre, Accademia Nazionale dei Lincei

Venerdì 18 novembre

ore 15 - La Flagellazione di Piero della Francesca: aspetti conservativi e museali

Maria Rosaria Valazzi, già soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici delle Marche

ore 16 - Piero della Francesca nel Museo Poldi Pezzoli: acquisizione, riconoscimento, valorizzazione

Andrea di Lorenzo, conservatore del Museo Poldi Pezzoli di Milano

ore 17 - Piero in Galleria: vita museale della Pala di Sant’Antonio a Perugia

Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria

Giovedì 24 novembre

ore 16 - Piero della Francesca nel Tempio Malatestiano di Rimini

Gabriele Fattorini, ricercatore in Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Messina

ore 17 - Proposte per la cronologia del ciclo con le Storie della Vera Croce di Piero della Francesca in San Francesco ad Arezzo

Alessandro Angelini, professore associato di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Siena

Giovedì 1 dicembre

ore 17 - Le opere di Piero della Francesca nel museo civico di Sansepolcro

Paola Refice, funzionario della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo

Giovedì 15 dicembre

ore 16 - San Girolamo e un devoto di Piero della Francesca

Giulio Manieri Elia, vicedirettore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia

ore 17 - La Pala di Brera di Piero della Francesca

Emanuela Daffra, direttore della Fondazione Accademia Carrara di Bergamo

Soddisfatto il sindaco Alessandro Ghinelli, accompagnato durante la conferenza stampa dal vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini e dagli assessori, Marcello Comanducci, Barbara Magi e Lucia Tanti: “non è un caso che la Giunta quasi al completo sia accanto a me in questa occasione. Tutti assieme vogliamo infatti dare rilevanza alla manifestazione culturale più significativa che si tiene nel seicentenario della nascita di Piero della Francesca, una delle prime di questo anniversario, che porterà lustro alla città. Si tratta praticamente di un lungo convegno, articolato in più conferenze, sulla musealizzazione di Piero della Francesca. Arezzo conserva un tesoro, come noto, in San Francesco ma l'artista non si esaurisce qui. Le sue opere sono diffuse in tutto il mondo: e allora ci siamo chiesti e rifletteremo su come sono nate, come sono arrivate in quei musei, che restauri e valorizzazione hanno conosciuto nel corso dei secoli. Devo ringraziare il presidente del consiglio regionale della Toscana perché una parte del finanziamento per questa iniziativa viene dal suo impegno. La sede è simbolica: la biblioteca comunale, ovvero il luogo per eccellenza della cultura cittadina, celebra Piero nella sua dimensione più internazionale”.

Francesca Chieli, membro del cda dell’Istituzione Biblioteca e curatrice del progetto: “lasciatemi iniziare col dire che progettare un evento su Piero della Francesca, uno dei più grandi artisti del Quattrocento italiano e indissolubilmente legato alla terra d’Arezzo per avervi lasciato uno dei cicli pittorici più ammirati nel mondo crea sempre un certo timore; tutto questo anche nel nostro tempo, un tempo dove talvolta si lascia spazio alla noncuranza e all’improvvisazione. Ma questo non può avvenire se si opera nella consapevolezza delle conoscenze e competenze acquisiti, di ciò che sull’artista è stato detto e di ciò che ancora è da dire, in una coerente e precisa definizione degli obiettivi. Organizzare un evento deve essere il frutto di una ricerca meditata e riflettuta: si crea l’evento quando vi sono realmente contenuti da comunicare. ‘I musei di Piero - Piero nei musei’ nasce da una delibera del 23 marzo 2016, con la quale l’ufficio di presidenza del Consiglio Regionale ha approvato lo schema di accordo e collaborazione tra il consiglio regionale e i Comuni di Arezzo, Sansepolcro e Monterchi che ospitano le opere di Piero. Con questa iniziativa, che in questa prima fase è stata circoscritta ai musei nazionali ma potrà essere ampliata anche a quelli internazionali, Arezzo vuole essere città dove si allargano gli orizzonti, divenendo luogo di incontro e di confronto di diverse esperienze. Non è stato scelto di organizzare un convegno per addetti ai lavori, ma una serie di conferenze. L’organizzazione prevista è quindi all’insegna della partecipazione. Siamo infatti convinti che il patrimonio artistico non sia di esclusiva pertinenza delle istituzioni che se ne occupano o che ne sono proprietarie, ma un bene che è prima di tutto appartenente alla comunità”.

Roberto Barbetti, dirigente del Servizio cultura del Comune di Arezzo: “sto venendo da un incontro con un pittore francese surrealista che si è proposto a noi perché appassionato di Piero e del ciclo della Vera Croce. Da questo aneddoto personale, parte una riflessione più generale: non possiamo non pensare ai grandi aretini e all'importanza che possono avere nella veicolazione del nome di Arezzo nel mondo”.


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