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Attualità venerdì 05 giugno 2020 ore 12:34
Riaprire costa troppo, mazzata sugli acconciatori
Per CNA tra i costi eccessivi dei dispositivi anti-Covid e la riduzione dei clienti, i ricavi rischiano una riduzione di almeno il 30 per cento
AREZZO — La riapertura dopo i due mesi di chiusura per Covid non ha significato per acconciatori, estetisti e tatuatori il ritorno alla normalità. Una situazione forse prevedibile ma ora di nuovo c'è la previsione un po' più precisa di CNA Benessere Arezzo che stima una riduzione dei ricavi dl 30 per cento a causa dei costi elevati da sostenere per i dispositivi di sicurezza e della riduzione dei clienti.
Una mazzata ulteriore dovuta alla situazione che acconciatori, estetiste e tatuatori, secondo l'associazione di categoria, si trovano ad affrontare.
"C’è stato un forte aumento dei costi per i dispositivi di protezione individuale. Se i kimono monouso prima del lockdown costavano 40 centesimi ciascuno, ora il prezzo è salito a 3 euro ad unità per un ordine minimo di 500 pezzi. I guanti prima della quarantena erano sul mercato a 6 euro una scatola da 100 pezzi, mentre ora costano fino a 20 euro. Per non parlare delle mascherine, che sono anche difficilmente reperibili" ha detto Claudio Barolo Portavoce CNA Benessere Arezzo.
''Si sta facendo il possibile per salvaguardare il lavoro, ma è davvero complicato sostenere costi che rischiano di azzerare i nostri margini. Si vuole evitare di aumentare i prezzi ai clienti perché comprendiamo che la situazione è difficile per tutti, ma in certe situazioni non abbiamo scelta. Chiediamo maggiore responsabilità da parte di tutti, per evitare di perdere clienti e posti di lavoro".
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