Attualità martedì 30 marzo 2021 ore 13:45
"Usciamo dalla paura, Pasqua sia rinnovamento"
L'Arcivescovo ha le idee chiare sul valore di quest'anno della festa: ritrovare sè stessi ed essere cittadini attivi. Niente contapersone in Duomo
AREZZO — "Usciamo dalla paura, bisogna costruire il nuovo. Questa Pasqua è un'occasione di rinnovamento rispetto a quello che abbiamo passato, è un'occasione del fare. La vera Pasqua è una dimensione interiore, ognuno deve ritrovare il senso della propria vita". Queste le parole dell'Arcivescovo Riccardo Fontana presentando la festa ormai alle porte, che dovrà fare i conti ancora con la pandemia, con il distanziamento, con le mascherine ma è pure sempre diversa da quella dello scorso anno, quando le Chiese rimasero vuote in quanto eravamo in lockdown e le celebrazioni furono trasmesse in diretta tv o web.
E questo anche il messaggio che monsignor Fontana ha voluto dare all'intera Diocesi, con una lettera racchiusa in un librettino, nella quale alle parole fanno da straordinaria cornice le opere di Piero della Francesca. "Pasqua è opportunità propizia per uscire dalla Babele della confusione" ha aggiunto il Vescovo accostando la riflessione alle rappresentazioni del genio del Rinascimento. "Si esca dalla città delle mura, dalle torri della guerra, si torni alla pace". Ed ancora "non va bene disimpegnarsi, dobbiamo vivere nel segno della cittadinanza attiva".
Parole importanti, significative quest'ultime che rispecchiano alla perfezione il momento che abbiamo e stiamo affrontando. Nel quale è stato ed è determinante, seppure a distanza, poter contare sulla presenza del prossimo. Sul supporto, sul sostegno, trovandosi di fronte ad un morbo che costringe all'isolamento.
Dicevamo che anche questa Pasqua dovrà comunque stare alle regole dell'emergenza sanitaria. I casi, ad Arezzo, purtroppo non frenano. E Fontana non ha mancato di ringraziare i cappellani degli ospedali, tra cui Don Stefano al San Donato di Arezzo, ed i sanitari che lasciano la fede fare la propria parte nell'assistenza ai malati che vivono momenti drammatici, tra paura e lontananza dagli affetti più cari.
Per entrare nel merito delle celebrazioni il Venerdì Santo vede ovviamente annullate tutte le processioni, Via Crucis quindi al bando per ogni parrocchia. La Veglia Pasquale, il Venerdì Santo, è anticipata alle 18 "abbiamo voluto che entrasse almeno della notte, dato che la gente deve comunque essere a casa entro le 22. Dobbiamo essere i primi a dare il buono esempio" ha precisato l'Arcivescovo.
La Domenica di Pasqua, infine, la messa verrà officiata alle 10,30 in Cattedrale ad Arezzo e alle 18 a Sansepolcro. Chiuderà le celebrazioni pasquali la funzione del Martedì di Pasqua a Cortona.
Saranno tutte naturalmente tenute da Monsignor Fontana.
All'ingresso del Duomo non ci sarà il contapersone e potrà ospitare al massimo 300 fedeli. "Rispettare le misure di sicurezza starà soprattutto al buon senso" ha chiosato lo stesso Fontana.
Claudia Martini
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