Vini e olio protagonisti in Val di Cornia
di Nadio Stronchi - mercoledì 02 agosto 2023 ore 07:00
Due eventi in Val di Cornia sono avvenuti sul vino e l’olio: il primo il 27 a Campiglia Marittima, organizzato dalla FISAR del Val di Cornia, nella per5sona di un suo consigliere Leonardo Tedeschi. il secondo, il 28 a Suvereto organizzato dal Comitato di Tutela Vini del Val di Cornia, dal suo presidente Daniele Petricci, produttore.
Il primo ha affrontato il tema: “il vino e l’olio hanno delle proprietà benefiche per la salute umana”. Temi trattati con maestria, per l’olio dal dott. Cordoni cardiologo, per il vino dal dott. Scalzini, anch’essi cardiologo. Infine il presidente della Cooperativa Terre dell’Etruria. I due medici concordi nell’ affermare che sia il vino che l’olio hanno proprietà chimiche e biologiche, che se bevuti e consumati in giusta misure sono di beneficio per l’apparato cardio-vascolare; Due alimenti che fanno parte della “dieta mediterranea” Vino rosso molto strutturato e olio IGP Toscano. Il presidente della cooperativa è andato fuori tema, facendo un discorso generico politico-sociale e sottolineando come sia importante l’armonia tra commercio e i produttori, omettendo di dire che nello spaccio cooperativo delle Caldanelle in Campiglia Marittima ci sono pochissimi vini della Val di Cornia. Non so quale sia il motivo, un poco stona, ma qualcuno ce lo deve spiegare, se è possibile. E’ vero che è tutto vino, ma l’armonia economica, nelle armonie in genere, conta molto. Tutto sommato è stato un bell’evento, nel quale si è precisato le iniziative della Comunità Europea in riguardo alla dicitura sulla bottigla del vino contro l’alcool: “l’alcol è nocivo alla salute” che sono giuste, ma che alla fine prevarrà la cultura storica che c’è in ogni bottiglia; O si butta via tutto ciò che ci è nocivo?
Il secondo evento è quello di Suvereto, nel quale il Consorzio dei Vini ha offerto una degustazione di vini Bianchi e Rosati del Val di Cornia DOC e IGT. Tutto è avvenuto nella Terrazza della sede del Consorzio, alle ore 20,00, con relativo spuntino. Ho partecipato degustandone 7, tra bianchi e rosati. Mi hanno dato la conferma, che nonostante l’impegno e la bravura dei produttori, ci sia delle difficolta oggettive nel poter ottenere dei vini bianchi eccelsi, a differenza dei rossi, le uve bianche soffrono di più e vorrebbero un clima più temperato: meno caldo di giorno e fresco di notte. Questa condizione climatica del centro Italia, fino al 45° parallelo non c’è. Al disopra compreso il nord Italia è molto meglio.
Nonostante tutte le difficoltà da ciò si ottengono dei vini ottimi e che hanno un rapporto qualità prezzo ottimo. Per i Rosati è un poco meglio; Sempre ottimi e fatti con uve rosse vinificate in bianco gli conferiscono più freschezza. Nell’insieme, sia bianchi che rosati, hanno una tipicità che gli permette di essere profumati, fruttati, sapidi e i rosati freschi, però, tutti, molto scarichi di colore. Vi confesso, un’idea tutta mia: vorrei vedere questi vini con molto più colore conferitoli dalle bucce che gli trasmetterebbero una tipicità in più, sarebbero più strutturati e dovrebbero, comunque, essere consumati entro due anni dall’imbottigliamento.
Il presidente del Consorzio di Tutela, Daniele Petricci, alla mia domanda: come vanno le vendite. Mi ha risposto, Bene! Mi auspico che duri ancora per molto tempo e che possa promuovere gli aggiornamenti necessari per essere sempre più protagonisti.
Nadio Stronchi