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giovedì 03 ottobre 2024

VIGNAIOLI E VINI — il Blog di Nadio Stronchi

Nadio Stronchi

Nadio Stronchi, autore di “Vignaioli e vini della Val di Cornia e Isola d’Elba”, è un appassionato cultore di vini e, più in generale, di mondo agricolo. Bibliofilo e instancabile ricercatore è stato promotore di attività enoiche dentro la storia locale Val di Cornia, Toscana

​I proverbi fanno il vino ma l’abito non fa il monaco

di Nadio Stronchi - giovedì 11 novembre 2021 ore 07:30

Roberta e Simone (proprietari e creatori)

Significato

L'espressione invita a diffidare delle apparenze, non di rado ingannevoli, nel giudicare una persona, evitando quindi di esprimere valutazioni precipitose e superficiali sul conto di qualcuno o qualcosa. Spesso le persone e le cose non sono come appaiono a prima vista, anzi molte volte sono l'opposto.

E’ un periodo di tempo che sto andando presso le aziende vinicole della Val di Cornia e oltre nei comuni confinanti. Lo scopo, come potete vedere dal giornale online, e quello di conoscere i vini delle cantine visitate e quando trovo delle eccellenze di scriverne le mie opinioni parlandone con la storia del luogo dove e situata la cantina, il proprietario, il cantiniere, l’enologo o in modo più ampio del territorio e la sua storia. 

Gli aneddoti, le metafore e così via. Questa volta voglio parlare di una famiglia di produttori Simone Pigatto e sua moglie Roberta e i suoi cinque figli e della loro azienda RENIS in cui fanno 5 vini: un rosato, e quattro rossi di cui due importanti dai nomi: uno RENIS e l’altro ROBERTA. 

Il luogo è in Prata di Suvereto della Val di Cornia; Piccola frazione una volta con pochissime case in funzione del contesto rurale che giostrava intorno all’abitato offrendo tanto lavoro ma pochi servizi pubblici per tutti. Ho intervistato Orella Sozzi e la figlia Marilena Venturi che hanno abitato in Prata Vecchia: dal 1951, Orella sua madre e suo marito Venturi e Marilena dalla sua nascita, nel 1956. 

La loro casa era in via Renecci che iniziava da Prata Nuova che era dislocata lungo la strada che porta a Sassetta e andava su per la collina. La famiglia Sozzi-Venturi ci è abitata fino al 1970 e in quel periodo vi erano 10 famiglie che vivevano della filiera dei lavori dell’agricoltura. Inoltre, Orella era l’assaggiatrice dei vini fatti dai locali produttori; Allora, dice Orella c’erano molte vigne e molto vino. Nella piazza lungo la strada di Prata Nuova c’erano, inoltre, la bottega di alimentari del Pazzagli con la mescita del vino, la scuola elementare con la maestra Pialba Fulceri fino al 1967. E un ambulatorio medico. 

Oggi, Prata ha 66 abitanti, la media e anni 40,2. Distante da Suvereto 2,5 km. Livello di studio e di 18 licenze elementari, 24 diplomati e 5 di laurea. La famiglia più numerosa è quella di Simone Pigatto e sua moglie Roberta che abitano in una casa ristrutturata in cima a via Renicci. Il nome della via può darsi che abbia una radice collegata al tipo di terreno, però, la sua radice autentica e collegata a il termine latino ARENA. Simone mi conferma che lui sta creando, appunto, una arena di attività molto vicine tra loro, e di prodotti collegati all’etimo del luogo. 

Una arena non di scontri ma di “recitazioni” che comprendono il mondo del predicato, ma in questo caso il mondo del fare. I vini di Roberta e Simone sono tutti “attori” sono tutti ben “vestiti” ma per me ce ne uno che è come una bella donna truccata e vestita dei colori della Val di Cornia; Lo chiama ROBERTA. 

Vino fatto con uve di Cabernet Franc. Degustandolo mi ha dato le seguenti sensazioni. COLORE: rosso rubino intenso e vivido, con riflessi aranciati. PROFUMO: fine, armonico, franco, sentori di fiori e frutti rossi maturi. GUSTO: pieno corpo, armonico, ottima sensazione finale.

Nadio Stronchi

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