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Attualità mercoledì 22 giugno 2022 ore 19:45

Da Arezzo impianto sottocute che elimina il dolore

Storia di Massimiliano: a 29 anni un grave incidente e un lungo percorso per ripartire. Ora un neurostimolatore midollare lo salva dalla sofferenza



AREZZO — Adesso è necessario chiudere gli occhi per comprendere al meglio questa vicenda. Immaginatevi di avere 29 anni, essere uno sportivo promettente e guidare una moto per inseguire i propri sogni. In quei momenti tutto sembra possibile e nessun traguardo è precluso, ma poi arriva una curva della vita e ti scaraventa a terra ed improvvisamente ti ritrovi per mesi in un letto di ospedale con diagnosi terribili.

Questa storia, purtroppo non così sporadica, è quella di Massimiliano che di anni oggi ne ha 50 e da allora combatte contro il dolore e le difficoltà.

“Subito dopo l’incidente - racconta -  mi dissero che non avrei più camminato, invece con tanta fatica e grazie a cure mirate oggi mi muovo in maniera egregia.
Il dolore, però, non mi ha mai abbandonato, è il mio compagno di vita. Da tempo soffro di una forte lombo sciatalgia e dolori alla schiena, diventati cronici, che mi hanno costretto a continue cure ed iniezioni periodiche.
L’incontro con il dottor Parolini - prosegue Massimiliano - è stato la svolta.
Dopo i necessari accertamenti mi ha proposto una soluzione innovativa: l’impianto di un neurostimolatore midollare ad alta frequenza posizionato sotto pelle e collegato a due elettrodi che entrano all'interno della colonna vertebrale.
Oggi, riesco a tenere sotto controllo il mio dolore e mi sento pronto a rientrare nel mondo del lavoro.”

“E’ importante chiarire - afferma il dottor Massimo Parolini, direttore del servizio di Terapia del Dolore della Asl Tse - che questa tecnologia non cura la patologia ma diminuisce il sintomo il dolore, che spesso diventa esso stesso la 'vera' malattia nei pazienti.
Il nostro obiettivo non è solo mirato al sintomo, ma anche a migliorare la qualità di vita, sia permettendo un ritorno nel mondo del lavoro o anche solo nel gestirsi autonomamente le attività quotidiane.
Il neurotrasmettitore è facile da impiantare e la persona può gestirsi da sola lo strumento usando un telecomando che ne regola l’intensità.
L’unità operativa complessa di terapia del dolore - prosegue Parolini - che arriva da un’esperienza presso l’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, è stata istituita a luglio 2021.
Abbiamo creato un coordinamento di tutti i servizi di terapia del dolore e implementato l’attività chirurgica algologica che in precedenza non veniva eseguita nel nostro territorio. L’impianto che abbiamofatto a Massimiliano rappresenta una tecnologia mai utilizzata nel territorio dell’Asl Tse.”

Il piano operativo di questa unità, che rientra nel dipartimento di emergenza urgenza, ha come centro l’ospedale di Arezzo, ma prevede un’espansione con tutti gli strumenti a disposizione: dal coordinamento tra gli ambulatori di terapia del dolore su tutti gli ospedali della Asl, al potenziamento della telemedicina, fino ai percorsi dedicati con i pronto soccorso e le cure palliative.
L’attività chirurgica viene effettuata presso l’ospedale della Fratta in Valdichiana, ed è possibile accedere al servizio di terapia del dolore mediante richiesta del medico di medicina generale di visita algologica.


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