Attualità venerdì 02 giugno 2017 ore 13:30
Screening oncologici, aretini sempre più attenti
I dati relativi al 2016 dimostrano una forte fiducia nei programmi di prevenzione pubblica
AREZZO — Gli aretini si affidano sempre più alla prevenzione. Lo dicono i dati relativi agli screening del 2016. Lo scorso anno infatti, si è passati dal 56,1% al 57,4% di adesioni al colpocitologico e dal 45,6% al 58,7% al colorettale. In flessione, invece lo screening mammografico, che è sceso dall’82% al 78%.
Ecco i dati nel dettaglio: lo scorso anno le donne convocate in provincia di Arezzo per la mammografia – che è offerta gratuitamente a quelle di età compresa fra i 50 e 69 anni con cadenza biennale - sono state 19.815, con un’adesione pari al 78% (hanno risposto in 14.521). Per quanto riguarda il pap test, l’adesione è stata del 57,4% per cento (13.792 su 26.398 donne invitate). Il test viene offerto gratuitamente alle donne di età compresa tra i 25 e 64 anni con cadenza triennale. L’adesione risente molto del fatto che le donne spesso eseguono questo test privatamente, contestualmente alla visita con il proprio ginecologo. Per gli screening sul colon retto per la prevenzione dei tumori dell’intestino, il 58,7% della popolazione tra i 50 e i 70 anni ha risposto all’invito.
I dati 2016 del programma di prevenzione della Asl Toscana Sud est confermano quindi la fiducia nei programmi di prevenzione pubblica, con una buona adesione alle lettere di invito sia da parte di coloro già inseriti nel percorso che delle persone chiamate per la prima volta.
“Quello degli screening oncologici – spiega il nuovo direttore della UOSD Prevenzione Screening Francesco Mirri – è un intervento sanitario sulla popolazione sana per la diagnosi dei tumori e delle lesioni che li precedono. Rappresenta per noi un ambito fondamentale negli interventi di prevenzione. L’impegno è quello di monitorare con attenzione le differenze territoriali, per valutare le iniziative più efficaci ed aumentare l’adesione al programma, a partire dalle singole esperienze maturate nei tre ambiti provinciali di Siena, Arezzo e Grosseto”.
Lo screening è completamente gratuito ed è rivolto alle fasce di età a maggior rischio. Si avvale di laboratori ad elevata tecnologia e professionisti altamente qualificati per sostenere il grande numero di esami necessari. La lettera di invito è il primo elemento della catena ed è importante che ognuno abbia una cassetta postale ben esposta con i nomi degli abitanti chiaramente indicati. L'esito dello screening può essere nella norma, oppure richiedere ulteriori approfondimenti. Queste indagini di secondo livello selezionano le persone veramente “positive” da avviare al percorso oncologico per la completa presa in carico del paziente.
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