Attualità martedì 28 giugno 2022 ore 14:30
Abusivismo selvaggio, artigiani aretini a rischio
Ad essere colpiti soprattutto alcuni settori come edilizia, acconciatura e estetica, traslochi. Una giungla alla quale gli imprenditori dicono basta
AREZZO — "Non possiamo più tollerare il fenomeno dilagante dell'abusivismo nel nostro territorio", a dirlo il presidente provinciale della Consulta delle Categorie Confartigianato, Pierluigi Marzocchi. "La nostra provincia è piena di annunci di finti imprenditori che svolgono in maniera irregolare quello che noi facciamo in rispetto delle regole dello Stato, dei lavoratori e della salute dei nostri clienti".
È netta la posizione di Marzocchi supportata da uno studio effettuato da Confartigianato che stima in 709.959 le aziende italiane maggiormente esposte alla concorrenza sleale ad opera di 1 milione di operatori abusivi che si spacciano per imprenditori, ma che di regolare non hanno nulla. "E’ irregolare il 14% dei soggetti che svolgono attività indipendente" spiega Marzocchi.
"In particolare, i rischi maggiori di infiltrazione abusiva li corrono le imprese artigiane, soprattutto nei settori dell’edilizia, dell’acconciatura ed estetica, dell’autoriparazione, dell’impiantistica, della riparazione di beni personali e per la casa, del trasporto taxi, della cura del verde, della comunicazione, dei traslochi", aggiunge.
"Prendo ad esempio il settore di cui mi occupo che è quello del benessere: quanti sono gli annunci che si trovano su internet o nei classici luoghi di ritrovo? Tantissimi e praticamente tutti pubblicati da soggetti improvvisati che causano più di un danno", sottolinea Marzocchi.
Per questo motivo Confartigianato ha lanciato una campagna nazionale di informazione contro l’abusivismo dal titolo Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani. Tre gli obiettivi dell’iniziativa: mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati, valorizzare qualità, durata, rispetto delle norme, convenienza e sicurezza del lavoro dei veri artigiani, richiamare le Autorità ad un’azione di controllo e repressione e di contrasto all’evasione fiscale e contributiva.
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