Rodi e la bellezza di Afrodite
di Tito Barbini - lunedì 29 maggio 2023 ore 08:00
Lascio sempre malvolentieri la mia isola sassosa e scontrosa ma in questi giorni di tempo matto mi è presa la voglia di fare un salto ( 10 ore di traghetto) a Rodi. Non c’ero mai stato. È bella ma con un destino disperato. Si è arresa, senza condizioni, al peggior turismo di massa.
Il porto è ormai un ammasso di imbarcazioni e grandi navi da crociera (alte 12 piani) nascondono il mare e i suoi colori al povero viaggiatore che cerca , non senza difficoltà, un posto in una panchina. Scaricano ogni giorno migliaia e migliaia di famelici clienti della paccottiglia merceologica che ormai invade ogni antro e sgabuzzino della bellissima città antica.
Tutti hanno il diritto di viaggiare, ci mancherebbe altro, ma altra cosa è dichiarare la resa a questo turismo senza regole. Ma un luogo va visitato a Rodi : il museo archeologico. Quasi sempre deserto. Qui si incontra un piccolo gioiello: Afrodite accovacciata nel bagno.
Scolpita nel primo secolo a.c. Non ha nulla di regale o divino: una ragazza che sta strizzando i capelli dopo il bagno. Nuda e accoccolata con una naturale torsione del busto mentre un ginocchio posa sulla scatoletta dei profumi. Si dice che nell’antichità alcuni furono folgorati dalla piccola Afrodite nuda da innamorarsene davvero. Davanti a lei si percepisce quanto per i greci la bellezza, l’amore, la gioia di vivere fossero parte essenziale della vita.
Tito Barbini