Attualità giovedì 17 novembre 2016 ore 07:00
Centinaia di libri in dono alle Rsa
L'iniziativa è del Dopo lavoro Ferroviario di Arezzo. I volumi andranno ad allietare la struttura del Pionta e la Ninci
AREZZO — Una vagonata di libri. Difficile quantificare il numero, facile identificare il donatore: il Dopolavoro Ferroviario di Arezzo.
Alcune centinaia di volumi sono così arrivati a due stazioni ideali: le Rsa del Pionta e la Ninci, servizi per anziani non autosufficienti dell’Usl Toscana Sud Est gestiti dalla cooperativa sociale Koinè. La prima, sul colle del Pionta, accoglie 24 anziani e 6 ospiti del centro diurno. La seconda, a Mugliano, 25 anziani e, anche in questo caso, un centro diurno.
“I libri sono strumenti importanti – commentano Monica Massegnan, educatrice professionale coordinatrice del progetto e Gabriella Terziani, coordinatrice Koinè della Rsa - Per il nostro lavoro ma soprattutto per la qualità della vita dei nostri anziani che non sono più nella condizione di leggere ma sono perfettamente in grado di ascoltare le narrazioni. Per questo abbiamo organizzato i Laboratori di lettura ad alta voce: sono i nostri operatori che rendono “inclusiva” una biblioteca che in una Rsa sarebbe altrimenti inaccessibile per gli ospiti. La lettura a voce alta, inoltre, prosegue il cammino dei cantastorie in una tradizione antica e particolare di comunicazione tra gli individui, i popoli e le generazioni. La lettura è anche conoscenza e informazione indispensabile a tutte le età e in tutte le condizioni fisiche, psichiche e sociali”.
Koinè aveva già organizzato due piccole biblioteche sia al Pionta che a Mugliano. Adesso la prima è stata potenziata mentre l’altra verrà riorganizzata nella nuova sede della Rsa nel quartiere di Pescaiola dove sono attualmente in corso i lavori di ristrutturazione dell’ex tabacchificio. Adesso alcune centinaia di volumi sono stati donati alle due Rsa dal Dopolavoro ferroviario di Arezzo, una struttura “storica” nata nel 1925 che dopo la legge del 1997 si è trasformata in un’associazione nazionale di cui fanno parte centoundici associazioni territoriali e un’associazione Frequentatori che la rende aperta a tutti.
“Il Dlf di Arezzo ha organizzato una significativa biblioteca nel corso dei decenni – ricorda il presidente Goffredo Eminenti - Soprattutto dalla fine degli anni sessanta con lo sviluppo dell’associazione grazie all’azienda e ai sindacati. Il comitato direttivo decideva annualmente l’acquisto dei libri che sarebbero stati gratuitamente dati in prestito ai ferrovieri, sia in attività che in pensione. E poi anche ai soci frequentatori. Con il passare degli anni e l’avvento di nuove tecnologie, l’acquisto dei libri si è ridotto e così abbiamo deciso di donare una sezione della nostra biblioteca, quella di narrativa, alle Rsa Pionta e Ninci. Ci è piaciuto, in modo particolare, il progetto della lettura ad alta voce per anziani che non sono più in grado di leggere. E con i nostri libri abbiamo deciso di sostenerlo. Nella nostra sede di Arezzo rimangono disponibili le sezioni dedicate al territorio, all’archeologia e, ovviamente, alle ferrovie. Sono strumenti di lettura ma anche di studio e di approfondimento: ci rechiamo nelle scuole per raccontare la storia del treno e dei sistemi ferroviari. E l’attenzione all’ambiente e alla storia locale la traduciamo anche in progetti sulla valorizzazione dei percorsi delle ferrovie ormai inattive. E questo in collaborazione con le associazioni che si occupano di valorizzare percorsi pedonali e ciclabili”.
Il ringraziamento della Asl al Dopolavoro ferroviario viene dalla responsabile Rsa Pionta, dottoressa Luisella Bolgi e dalla coordinatrice del Sociale della Zona Distretto di Arezzo, dottoressa Donatella Frullano: “è una gioia avere quale “dono” un patrimonio culturale librario gradito ai nostri ospiti, ai loro familiari ed al personale della struttura. E questo nella consapevolezza che la lettura è narrazione, ascolto, sviluppo del pensiero e delle risorse umane e quindi stimolo al progresso. In sintonia di visioni ed obiettivi tra pubblico e privato, Usl sud est e Koinè svolgono da anni un’attività che garantisce all'utenza anziana non autosufficiente ospitata, progetti assistenziali individualizzati qualificati e contemporaneamente si promuove un lavoro di collegamento ed intreccio di relazioni significative con tutti i soggetti istituzionali e del mondo dell'associazionismo familiare e culturale. Nel tempo la “rete“ si è ampliata a testimonianza di un interesse reciproco ad “essere comunità e sentirsi cellule viventi di uno stesso corpo umano”. Oggi possiamo inaugurare un “nuovo inizio“ di relazione con il DLF al fine di costruire progettualità ed iniziative di valore umano generatrici di capitale sociale e quindi di salute feconda. Il sostegno della Direzione Servizi Sociali Asl Sud est, attraverso la dottoressa Patrizia Castellucci, è continuativo e finalizzato alla garanzia di servizi di qualità che per essere tali hanno necessità della partecipazione proattiva di tutti”.
“Il Dopolavoro ferroviario di Arezzo ha fatto un gesto importante – commenta Grazia Faltoni, presidente di Koinè - Da due punti di vista. Il primo è la valorizzazione del libro che ha un valore assoluto per ogni generazione ma che, oggettivamente, vede negli anziani dei fruitori particolarmente interessati. Il secondo è la destinazione dei libri a due Rsa che ospitano anziani non più autosufficienti ma che, grazie ai nostri operatori che si trasformano in lettori ad alta voce, possono continuare a godere del piacere della narrazione”.
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