Il codice della regina tanguera
di Maria Caruso - domenica 04 dicembre 2016 ore 10:00
Le ballerine di tango non sono tutte uguali ci sono Tanguere agricoltrici di rane cioè quelle che trasformano gli uomini in rane e ci sono invece le Regine Tanguere che trasformano i ranocchi in Principi Tangueri.
Le Regine Tanguere effettuano queste trasformazioni nei Tangueri Maschi, attraverso l’utilizzo di un codice specifico. La parola “codice” ha diversi significati poiché può essere intesa come un modo di rappresentazione, mediante un opportuno insieme di simboli e d’informazione, ma può anche essere definita anche come una raccolta di leggi disciplinati da una certa materia giuridica.
I ballerini di Tango si attengono ai codici della milonga o almeno al cosiddetto galateo della milonga. Difatti il galateo è l’insieme delle norme comportamentali ovvero un codice non scritto, con cui s’identifica la buona educazione. La buona educazione, ovvio, è dovere di tutti i tangueri indistintamente sia esso uomo o donna. La donna seppur educata e rispettosa dei comportamenti consoni a stare in milonga può elevarsi a Regina Tanguera se adotta e incorpora nella sua persona alcune regole.
La Regina Tanguera (nome che deriva dal germanico Regin o Ragan che significa “Signora”), si eleva dalle altre ballerine e si riconosce poiché ha le seguenti caratteristiche: E’ una donna come le altre, semplice e senza troppi fronzoli per la testa. Il suo modo di vestire è alquanto elegante, mai succinto e non degenera in abiti stile Dee dell’Olimpo. Il suo trucco non è mai appariscente, anche se si concede il rossetto rosso colore passionale consono al nostro Tango. Il suo profumo è soave ma lascia una traccia delicata quando cammina.
Entra in sala con passi felpati e, se è in corso un ballo, non la attraversa, ma cerca di raggiungere rapidamente il suo posto (prenotato ad ogni modo con un certo anticipo in modo da non elemosinare una sedia) camminando lungo la disposizione dei tavoli per evitare di disturbare le coppie in pista. Sorride a tutti in segno di saluto ma non si ferma mai ad abbracciare nessuno anche quando riconosce qualche amico/a, aspettando di farlo in un altro momento più opportuno. Si cambia le scarpe con discrezione e quando è possibile lo fa nelle stanze dedicate a tale scopo laddove viene previsto nelle milongue.
Quando è seduta, evita di parlare per non disturbare la concentrazione dei ballerini e per non coprire la musica. Non parla quando il dj o l’organizzatore annuncia qualcosa e soprattutto non disturba durante le esecuzioni del complesso musicale negli eventi con musica dal vivo. Si siede composta, schiena dritta e testa alta accavallando le gambe, evitando ad ogni modo, di non svelare il mistero della sua biancheria intima. Evita l’uso spropositato del cellulare che è messo in ogni caso in modalità “silenzioso”.
Mira con discrezione e non indistintamente tutti i tangueri presenti in sala poiché non basta che respiri per essere prescelto dalla Regina poiché ha le sue preferenze. Se è invitata senza la mirada, può rifiutare l’invito oppure per cortesia concedere la tanda all’uomo solo se lo ritiene educato e rispettoso. Durante il ballo di un brano non parla e si limita a scambiare due parole solo all’inizio o alla fine della tanda per salutare. Non biascica la gomma da masticare e vive la tanda nel qui e ora concentrandosi con il suo partner, seguendolo con attenzione e precisione ogni marca data dall’uomo. Non anticipa i suoi movimenti e non si dispera se non può esibire le sue performance se sta ballando con un principiante.
Esegue i suoi passi al meglio delle sue capacità cercando di compartire l’asse senza abbarbicarsi al ballerino come la cozza allo scoglio. A fine tanda si aspetta di essere riaccompagnata al tavolo e quando il ballerino non lo fa, si gira a fulminarlo con lo sguardo a promessa di non ballarci più in una prossima occasione. Si concede della conversazione con amici e amiche solo al bar o al momento di fumare una sigaretta.
Se durante la milonga è offerto il buffet, non si lancia a razzo per non rimanere senza mangiare ma aspetta che la calca si sia diradata e se rimane niente nei vassoi, pazienza la sua “linea” ci guadagnerà. Non eccede nel bere poiché sa che l’alcool comprometterebbe asse ed equilibrio e la potrebbe rendere inoltre sguaiata e su di giri. Ha uno stile di ballo sensuale e non eccede in super adorni se la sala è troppo affollata evitando, infatti, bolei altissimi per non ferire gli altri tangueri. Non si ferma a parlare con qualcuno durante la tanda e nemmeno per salutare chi sta andando via così come non scambia i saluti creando gruppi, nello spazio delle coppie che stanno ballando per non intralciare la ronda.
I tangueri dunque vanno addomesticati e solo le Regine Tanguere riescono in questo. Responsabilità di ogni donna che si avvicina al tango è quella di coltivare principi e non rane per non buttar via il lavoro effettuato dalle altre donne in tal senso. Gli uomini che iniziano a ballare il tango sono ben disposti ad imparare le regole e i codici dettati dal tango ma quando incontrano donne agricoltrici di rane non diventano purtroppo Principi Tangueri.
Maria Caruso
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