Il tetto amico e il cuore di stelle brillanti
di Gianni Micheli - martedì 03 ottobre 2023 ore 09:00
Un tetto amico è un’ottima cosa a cui pensare. Il tetto protegge e ripara. L’amico custodisce, ascolta, consola. Uniti possono fare molto, molto più di quanto s’immagini.
Il tetto amico di cui vi voglio parlare non è tuttavia quello che, a prima vista, potrebbe sembrare. Non è il tetto di casa, sebbene sia casa per molti. Non è l’amico del cuore, sebbene col cuore abbia una relazione speciale. Il “Tetto Amico” che vi presento è quello che fa riferimento all’Associazione Nazionale ATCOM, acronimo di Associazione Trapiantati di Cuore S. Orsola-Malpighi.
Fino a poco tempo fa non conoscevo nulla di questo progetto, di questa associazione. Poi accade, come sempre accade quando ci si ferma ad ascoltare chi ci sta accanto, che sia il vicino di casa, di pianerottolo o il più normale essere umano in attesa, come noi, del bus, che una storia ci racconti la presenza del non saputo, ci sveli un pizzico della nostra ignoranza insieme alla vita, alla gioia e al dolore degli altri. Una storia che, a volte, sembra una fiaba. Una fiaba avvincente, come è capitato a me.
Mi è capitato dunque d’aver conosciuto un principe di nome Luca. Un principe allegro e sorridente. Un principe, tuttavia, col cuore che si è stancato. A volte al cuore succede.
“Ne avrà comprato uno nuovo!” m’è venuto da pensare. D’altronde un principe potrebbe anche permetterselo.
Ma quando mai! Il cuore è di una strana materia che non si fa comprare. Né con l’oro, né coi diamanti. Un cuore o lo si ha o lo si riceve in dono. Non c’è altro da aspettarsi. E il dono, al principe allegro e sorridente, è arrivato, come nelle migliori fiabe. Ma non vi dirò come per non rovinarvi la sorpresa.
Ora, si sa, un principe non è mai solo. Insieme a un principe dal cuore malato c’è sempre una principessa. E insieme a lei tutta una famiglia. E perché la fiaba abbia un lieto fine c’è bisogno che il principe venga accudito perché sostituire un cuore non è cosa che si fa in un giorno.
Come può, tuttavia, la famiglia del principe stare insieme al suo amato per tutto il tempo necessario affinché la fiaba abbia il lieto fine che merita?
È qui che nella fiaba fa capolino l’ATCOM con il progetto Tetto Amico. E questa è una fiaba ma è anche la realtà, come si può ben leggere dal sito internet di riferimento: “Organizzazione di Volontariato impegnata a Bologna dal 2003 per ascoltare ed accogliere le persone in difficoltà e le loro famiglie, che cerca di dare delle risposte e delle soluzioni ai loro problemi, derivanti dall’essere costretti ad affrontare il difficile percorso che li porta al trapianto di cuore: unica soluzione alla malattia e, successivamente, al ritorno alla vita normale e al reinserimento nel tessuto sociale”.
Il principe di cui parlo ha un nome e un cognome: Luca Passignani. La fiaba, invece, ha un titolo: “Il cuore di stelle brillanti” ed è un modo allegro e sorridente, un po’ come Luca che la racconta insieme a Barbara che è la sua vicina di casa - in questa fiaba, l’avete capito, i vicini di casa compiono cose straordinarie -, per narrare a Francesca (figlia di Barbara) e ai più piccoli il mistero di una malattia che toglie il sorriso, di un’operazione complessa ma possibile (il trapianto) e infine di un dono inestimabile: il cuore.
Potete anche voi leggere la fiaba “Il cuore di stelle brillanti”, realizzata con le illustrazioni di Giorgio Serra “Matitaccia”, chiedendo informazioni dal sito dell’ATCOM. E sostenere con un contributo le attività della stessa ATCOM e, ovviamente, di Tetto Amico. Con un dono, anche qui, meno prezioso di un cuore, certo, ma altrettanto amorevole. Nell’attesa, però, tanto vale informarsi. Non sia detto che un vicino di casa, diventato triste d’un tratto, abbia bisogno di sapere come fare: https://atcomonline.it.
[La foto di gruppo fa riferimento alla presentazione pubblica della fiaba “Il cuore di stelle brillanti” presso il Bagno Moreno di Marina di Grosseto nel recente mese di agosto]
Gianni Micheli