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sabato 07 dicembre 2024

DISINCANTATO — il Blog di Adolfo Santoro

Adolfo Santoro

Vivo all’Elba ed ho lavorato per più di 40 anni come psichiatra; dal 1991 al 2017 sono stato primario e dirigente di secondo livello. Dal 2017 sono in pensione e ho continuato a ricevere persone in crisi alla ricerca della propria autenticità. Ho tenuto numerosi gruppi ed ho preso in carico individualmente e con la famiglia persone anche con problematiche psicosomatiche (cancro, malattie autoimmuni, allergie, cefalee, ipertensione arteriosa, fibromialgia) o con problematiche nevrotiche o psicotiche. Da anni ascolto le persone in crisi gratuitamente perché ritengo che c’è un limite all’avidità.

​Patriarcato e Piromania

di Adolfo Santoro - sabato 26 agosto 2023 ore 09:00

Dio, Patria, Famiglia possono essere valori identitari, validi nell’infanzia, nel periodo di formazione delBambino. Ma, come tutte le identità – a parte quella con la Vita – vanno, nel periodo della rivoluzione adolescenziale, ridiscusse e superate verso una visione adulta, che implica il rispetto verso il Corpo (proprio e altrui) e verso la Terra, il senso di responsabilità verso la capacità di accordarsi in gruppo ed, in ultima analisi, nell’umanità. Quelli che si irrigidiscono nella visione infantile di “Dio-Patria-Famiglia” per paura di perdersi in un’identità universale finiscono per favorire la decadenza di queste tre parole. 

Dio può oscillare dalla forma infantile, paurosa, del Dio protettore alla forma adolescenziale, aggressiva del“Dio dalla parte nostra”, che facilmente sfocia nell’integralismo e nella credenza nel “Dio danaro”.

Patria può oscillare dalla forma infantile del “luogo e tempo in cui sono nato” alla forma adolescenziale della “proprietà privata di una nazione o, meglio, dei ricchi di una nazione”, che facilmente sfocia nel razzismo e nell’intolleranza verso il diverso e, come proprietà privata, sfocia nel liberismo sfrenato e nello scempio del Corpo della Terra, che è “posseduta” dall’”uomo”.

Famiglia diventa “la gabbia dove far rientrare la donna, che è o angelo della casa o puttana da strada”; il maschio diventa allora proprietario dei Corpi della Famiglia, di cui può disporre, e aggressore della donna per strada.

Questa visione immatura di Dio-Patria-Famiglia è propria del “Patriarcato”. Questa ideologia, nella versione del filosofo del 1600 Robert Filmer, ritiene che il potere del capo-famiglia e del re conseguano alla diretta discendenza da Adamo; essa è diventata lo zoccolo duro di ulteriori fenomeni degenerativi attuali: il negazionismo (più o meno mascherato) dell’ebollizione climatica, la piromania, il razzismo, le varie forme di odio verso le donne (fino al femminicidio), le varie forme di odio verso i bambini (fino alla pedofilia).

Mentre quasi tutti si indignano per le forme estreme della degenerazione del Patriarcato, quasi nessuno si rende conto che la radice di queste forme estreme è nella quotidiana “normalità” dell’”uomo”, che si è allontanato dal rispetto per il Corpo e per la Terra. È il caso degli incendiari. Ecco alcuni episodi che hanno costellato la cronaca dell’isola d’Elba negli ultimi quarant’anni. Nel 1985 cinque giovani lombardi, in vacanza all’Isola d’Elba, morirono accerchiati dalle fiamme; fu sospettato un incendio doloso. Nel 1989 furono arrestati tre giovani, due veronesi ed una milanese, a Campo nell’Elba: confessarono di aver appiccato il fuoco a poche centinaia di metri dal luogo dell’incendio del 1985; il maggiore dei tre giovani è poi assurto ripetutamente alla cronaca della piccola delinquenza veneta. 

Nel 2003 una giovane trentina morì carbonizzata a Cavo in un incendio che, secondo iCarabinieri, era di natura dolosa. Nel 2021 e nel 2022 due incendi furono appiccati, quasi ad un anno esatto l’uno dall’altro, nella zona di Capo d’Arco, poco sopra San Felo. Tra i due incendi, nel giugno 2022, fu sventato un incendio a San Felo grazie all’intervento fortuito di due elbani; furono trovati gli inneschi. In questi giorni c’è stato l’incendio di San Felo, che ha distrutto 14 ettari di bosco ed ha fatto evacuare 700persone dalle loro case o dai campeggi.C’è un dato preoccupante: non è frequente che il piromane venga individuato. 

L’impegno investigativo meriterebbe strumenti di indagine tecnologicamente più aggiornati, se si considera il costo degli incendi: ad esempio, il Ministero degli Interni della Gran Bretagna stima che il costo degli incendi nel 2021 in Inghilterra e Galles sia di 1,45 miliardi di sterline all’anno.Secondo la stima elaborata dal Corpo forestale e dai vigili del fuoco, le cause dei roghi sono da ricondurre per l’1% a cause naturali, per il 34% a negligenze e il restante 65 ad azioni intenzionali. 

Non tutti gli incendiari sono piromani: spesso la motivazione è chiaramente dolosa. C’è il profitto (ad esempio, rivendere a scopo edilizio un terreno che così è reso inadatto all’agricoltura); c’è la vendetta verso chi avrebbe danneggiato l’incendiario; c’è il terrorismo politico (proprio chi dà fuoco agli homeless o di chi vuole condizionare i decisori politici e l’opinione pubblica); c’è il tentativo di cancellare le prove di un altro crimine.Il “piromane”, invece, appicca e ha appiccato ripetutamente incendi in modo deliberato e intenzionale, motivato da un’ossessione per il fuoco, per le fiamme e per i loro effetti. Come in tutti i comportamenti compulsivi e dipendenti, anche la piromania può essere distinta in quattro fasi: 

1) una fase di eccitamento crescente precede l’atto, 2) viene commesso l’atto in uno stato di coscienza dissociata, 3) segue una fase di appagamento, in cui si contemplano le conseguenze dell’atto, 4) segue infine una prolungata fase di progressiva depressione, che è placata solo dalle fantasie di ricommettere l’atto. 

Spesso "osserva" gli incendi nei dintorni della sua abitazione, può attivare falsi allarmi e trarre piacere dall’osservare gli Operatori e le attrezzature anti-incendio; può passare del tempo presso i vigili del fuoco locali, appiccare fuochi per accodarsi ai vigili del fuoco o addirittura diventare vigile del fuoco. La piromania come sintomo isolato è rara (3% degli incendi seriali); per lo più è associata ad altre problematiche psicofisiche: disturbi da uso di sostanze (in particolare alcolismo), disturbi del gioco d'azzardo, disturbi depressivi e bipolari, psicosi allucinatorie, gravi disturbi di personalità (soprattutto antisociale), cleptomania, gioco patologico, disturbi alimentari, ritardo mentale, demenza. 

Si verifica molto più spesso nei maschi, soprattutto con scarse abilità sociali e difficoltà di apprendimento:in un ampio studio condotto da Lewis e Yarnell, oltre due terzi dei piromani erano maschi e circa il 70%degli adulti era al di sotto del livello di intelligenza normale. In uno studio di Grant e Kim l’età media d’esordio era di 18 anni e i soggetti hanno riferito di appiccare un fuoco in media ogni 6 mesi. Oltre il 40%delle persone arrestate per reati dolosi negli Stati Uniti ha meno di 18 anni.L’incendio giovanile è solitamente associato a disturbo della condotta (soprattutto vandalismo: la piromania agita in gruppo è agita in una noiosa serata, per “divertirsi”) e ad ADHD. 

L’FBI ha stilato un identikit del piromane: 

a) maschio single; b) 30-40 anni; c) basso livello intellettivo (scarsa scolarità); d) forte propensione all’uso di alcool; e) solitario con tratti antisociali; f) vive isolato o in campagna; g) ha vissuto una fase di ribellione adolescenziale; h) pratica violenza su animali di piccola taglia; i) non ha rimorsi di coscienza; l) può essere soggetto a enuresi notturna; m) preferisce appiccare incendi in estate, quando il clima caldo e secco favorisce il propagarsi delle fiamme; n) di norma inizia nei pressi di dove vive, per poi allontanarsi sempre di più; o) è interessato e sensibile all’attenzione che i media danno all’evento.

Il primo caso di piromania fu quello di Erostrato, il pastore greco che, per essere ricordato nella storia incendiò nel 365 a.C. il tempio di Diana ad Efeso, una delle sette meraviglie dell’antichità; fu condannato a morte. La solitudine narcisistica di chi si sente percepito solo se commette atti vandalici per poi gloriarsene è un tratto caratteristico del piromane. In uno studio la piromania è stata, in effetti, messa in relazione alla Tetrade Oscura; questa comprende i tre tratti della Triade Oscura – psicopatia, narcisismo, machiavellismo– ed un quarto tratto: il sadismo. 

 Lo zoccolo duro del Patriarcato integralista e i fenomeni degenerativi adesso correlati sono collegabili alla Tetrade Oscura. Ne sono un esempio le parole pubblicate su face-book da parte di R. P., l’unico dei 7 ragazzi accusati dello stupro di Palermo che all’epoca dei fatti, il 7 luglio, era minorenne: il 20 agosto, il giorno dopo che il ragazzo è stato trasferito dal carcere in comunità dopo aver confessato, pianto ed espresso pentimento davanti al gip, ha scritto sui social: “Le cose belle si fanno con gli amici”, “Chi si mette contro di me, si mette contro la morte”, “Mi piace trasgredire”, “La galera è il riposo dei leoni”.

Del resto, già gli studi effettuati tra il della Scuola di Francoforte tra il 1944 e il 1949 avevano descritto la“personalità autoritaria” come fondamento ed esito di un’ideologia etnocentrica più complessa, in cui confluiscono le idee e le capacità di una società altamente industrializzata e le credenze irrazionali o anti-razionali. Il quadro della Società post-industriale attuale appare, se possibile, peggiore di quello che facilitò la presa del potere da parte del Fascismo e del Nazismo: l’anomia, intesa come assenza di principi etici radicati nella virtù, si è ulteriormente consolidata di generazione in generazione grazie al decadimento delle Istituzioni (Famiglia, Scuola, Gruppi di socializzazione secondaria, Mondo del lavoro, Politica e Sistema economico) e sta producendo il nichilistico atteggiamento verso i valori propri della Vita! Il fatto che questa estate, drammatica per i fenomeni metereologici e le loro conseguenze, sarà rimpianta dall’uomo come“fresca” rispetto alle prossime tragiche estati non turba il superficiale ottimismo dell’”uomo-espressione della Tetrade Oscura”.

Non basta essere informati sul rischio di morte conseguente agli abusi dell’uomo. L’unica soluzione è che leIstituzioni, tutte, si fermino, ogni tanto, per aggiornarsi e formarsi. Ma, si sa, la formazione costa e, soprattutto, l’”uomo-espressione della Tetrade Oscura” non sa fermarsi a riflettere.

Adolfo Santoro

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