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martedì 10 dicembre 2024

SORRIDENDO — il Blog di Nicola Belcari

Nicola Belcari

Ex prof. di Lettere e di Storia dell’arte, ex bibliotecario; ex giovane, ex sano come un pesce; dilettante di pittura e composizione artistica, giocatore di dama, con la passione per gli scacchi; amante della parola scritta

Natale 2021

di Nicola Belcari - domenica 26 dicembre 2021 ore 10:00

Natale. È il tempo della Bontà.Si è chiamati alla bontà, a sospendere la guerra quotidiana, per una tregua almeno per quei giorni sacri per la comunità, a dimenticare quel po’ di cinismo necessario alla vita associata. È bene perciò anche ingannare se stessi un pochino e crederci.

Una volta all’anno ci sono le vacanze, il tempo del riposo e dello svago, un’altra è carnevale, “nel tempo opportuno” in cui “è dolce far follie”, ma di queste utili pause si perde il sapore vivendo nella paura o nella memoria di tragedie recenti o persino in corso.

Si dimentica in fretta il dolore degli altri. L’immedesimazione è superficiale o è, neppure troppo nascosto, timore per se stessi. Ma i morti, le vittime di atroci sofferenze, chiedono giustizia.

È il Natale il tempo del perdono. Il perdono però deve essere chiesto, anzi implorato, quando l’affronto e il danno sono gravi e irreparabili; nessuno lo fa e invece dovrebbe: sono i responsabili, a vario titolo e con varie entità, anche se involontari, delle catastrofi o di parte di esse.

La pubblica confessione sarebbe l’unica possibile purificazione.
Alcuni avranno rimorsi, saranno tormentati dalla coscienza e inseguiti da fantasmi, senza pace. Altri, dal cuore incallito, vivranno senza turbamenti per il male procurato.

Non ci saranno né resipiscenze dell’anima, né sussulti di dignità, tanto meno ispirati dallo spirito natalizio, solo le ragioni del portafoglio, unite a garanzie di impunità o sicurezza personali, potrebbero rompere i silenzi e scoprire le realtà dei fatti.

Un giorno, forse, nei libri di storia si troveranno spiegazioni oggi non raggiungibili, con vergogna di chi non ha cercato di sapere.
In attesa che la bufera passi e si possa tornare a sorridere, nella nostra semplice e povera quotidianità, intanto, perdoniamo coloro che dalle pagine dei giornali e dagli schermi tivvù ci pigliano per i fondelli con storielle per allocchi, venditori di fumo e altri personaggi con le loro corbellerie; infine perdoniamoci per gli sbagli commessi che a ogni modo portano già con sé la loro espiazione.

Un sentimento sincero salvi tutti noi dall’ipocrisia e da una puerile (o peggio, in malafede) retorica e ci renda migliori; un improbabile ravvedimento, è obbligo sperare comunque, colga i reprobi. E sia vero Natale.

Nicola Belcari

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